Bibliografia
Introduzione
Nota alla bibliografia
1681 - 1710
1711 - 1714
1715 - 1716
1717 - 1718
1719 - 1724
1725 - 1730
1731 - 1733
1734 - 2000
2001 - 2020

 


Bibliografia delle opere di A. Vallisneri
di Dario Generali 
(©2002-2020)
1731 - 1733

1731

Risposta del Signor Cavalier Antonio Vallisnieri al Signor Felice Rosetti, in F. Rosetti, Sistema nuovo intorno all’Anima pensante, e alla Circolazione degli Spiriti animali del Signor Felice Rosetti, Medico di Giuvenazzo nella Puglia, al Signor Cavalier Antonio Vallisnieri, ec. Discusso in tre Lettere, ec. fra il suddetto Signor Rosetti, e Sig. Cav. Vallisnieri, «Raccolta d’Opuscoli scientifici e filologici», 1731, V, pp. 283-91, mentre l’intero articolo occupa le pp. 265-316.

Un frammento di lettera e una lettera a Dionisio Andrea Sancassani del 21 gennaio 1700 e del 19 giugno 1711, in D.A. Sancassani,
Dilucidazioni Fisico-Mediche... Tomo primo..., Roma, Nella Stamperia di Giorgio Placho, 1731, t. I, pp. 218 e 251.

Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, A. XVI. 2673.

1732

Lettera di Vallisneri a Pier Francesco Canneti del 29 dicembre 1729, in P.F. Canneti,
La Macchina umana, poema di Pierfrancesco Canneti, filosofo, e medico vicentino, colle annotazioni del medesimo. Alla magnifica città di Vicenza, rappresentata dagl’Illustriss. Signori Deputati, Verona, Per Pierantonio Berno, 1732, pp. 108-9.

1733

Opere fisico-mediche stampate e manoscritte del Kavalier Antonio Vallisneri raccolte da Antonio suo figliuolo, corredate duna Prefazione in genere sopra tutte, e d’una in particolare sopra il Vocabolario della Storia Naturale. Dedicate agli Illustriss. ed Eccell. Signori Riformatori dello Studio di Padova. Tomo Primo... Tomo Secondo... Tomo Terzo, ed ultimo, Venezia, Appresso Sebastiano Coleti, 1733, 3 tt., che contengono:

Tomo Primo:

Dedica e lettera dedicatoria di A. Vallisneri jr[1], pp. I-V;

A. Vallisneri jr,
Prefazione, pp. VI-XL;

G.A. di Porcia,
Notizie della Vita, e degli Studi del Kavalier Antonio Vallisneri tratte dalle Memorie da lui vivente affidate a Giannartico Co. di Porzia, e da questi indirette al Reverendissimo Padre Lettore F. Carlo de’ Conti Lodoli Revisore de’ Libri per la Serenissima Repubblica di Venezia, pp. XLI-LXXX;

Indice, pp. LXXXI-LXXXII;

Della curiosa Origine, degli Sviluppi, e de’ Costumi ammirabili di molti Insetti Dialoghi, ne’ quali si fa vedere con nuove sperienze, ed osservazioni la nascita d’ognuno dall’uovo, e la Sapienza, e Provvidenza di Dio anche ne’ più minuti viventi. Nuova edizione riveduta, corretta, ed ampliata con Annotazioni, e Giunte d’altre Osservazioni, e di Animali portati dall’America con Figure in Rame, pp. 1-88, che contengono: Della curiosa Origine, degli Sviluppi, e de’ Costumi ammirabili di molti Insetti Dialoghi. Dialogo Primo, pp. 3-29; Annotazioni, Giunte, e Disinganni, pp. 30-31 (raccolti da Giovanni Battista Mauri); Dialogo Secondo, pp. 32-75; Annotazioni al Secondo Dialogo, pp. 75-77 (dove, a pp. 70-73 e 77, sono riportate, anche se con delle differenze, l’Industria d’un Calabrone nero-violaceo lucente nel fare il suo nido, e depositarvi le Uova col loro cibo, per i venturi figliuoli e la Descrizione del Calabrone giallo ordinario, già pubblicate ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 8-10 e in Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze..., cit., pp. 237-37) ( i Dialoghi, senza le Annotazioni e con significative differenze[2], erano già stati editi in «La Galleria di Minerva», 1696, I, pp. 297-322 e 1700, III, pp. 297-318 e 353-72 e in Dialoghi del Signor Dottor Antonio Valsinieri, Medico Fisico Scandianese Cittadino di Reggio sopra la curiosa origine di molti insetti. Dedicati all’Eccellentiss. Sig. Dottor Lodovico Testi Medico Fisico, Venezia, Per Girolamo Albrizzi, 1700); Nidi di alcuni Insetti, sinora occulti, sì per nascere, sì per difendersi dalle inclemenze delle stagioni. Osservazioni del nostro Autore, pp. 77-79; Altre Osservazioni del nostro Autore intorno i Nidi degl’Insetti nelle Piante, pag. 79; Osservazioni fatte dal Reverendissimo Padre Siro Giuseppe Vico, Ex-generale dell’Ordine de’ Minimi di S. Francesco di Paola, intorno la generazione delle Canterelle degli Asparagi, e in una Lettera al nostro Autore brevemente esposte, pp. 79-81; Datteri, o Dattili, come si trovino dentro i Marmi, e Ballari, o Ballani, dentro la Creta durissima sotto le acque del Mare, pp. 81-83 (parzialmente già edito ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 3-4 e in Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze..., cit., pp. 214-17); Nuova Obbiezione fatta da un dottissimo, e savio Prelato al nostro Autore, in cui pretendeva provare con evidenza il nascimento spontaneo de’ Topi dalla Putredine, pp. 83-82; Osservazione. Crene di Cavallo dentro un uovo, pag. 82 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pag. 2 e in Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze..., cit., pp. 209-10); Osservazione. Vermi nati dentro un Uovo di Lodola, pp. 82-83 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pag. 3 e in Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze..., cit., pp. 210-14); Osservazione. Antipatia d’un generoso Cavaliere ai Pipistrelli, o Nottole, pp. 83-84 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pag. 4 e in Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze..., cit., pp. 217-18); Osservazione. Cavalette, o Locuste, che mangiava nel deserto San Gioanni, che cosa fossero, pag. 84 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pag. 8 e in Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze..., cit., pp. 228-30); Lettera scritta dal nostro Autore all’Illustrissimo Signor Lodovico da Riva Pubblico professore di Astronomia, e delle Meteore dell’Università di Padoa, intorno al Fuoco volante incendiario, dal medesimo saviamente descritto, e falsamente da un bel ingegno appropriato, per certo suo fine, ad uno Scarafaggio lucente infocato, e degli umili alberghi, tessuti, o coperti di paglia, distruggitore, pp. 85-88 (già edita nella «Raccolta d’Opuscoli scientifici, e filologici», 1729, II, pp. 28-48);

Considerazioni, ed Esperienze intorno al creduto Cervello di Bue impietrito, vivente ancor l’Animale, presentato dal Sig. Verney all’Accademia Real di Parigi, fatte da Antonio Vallisneri, e da lui scritte all’Illustrissimo, e Reverendissimo Signor Abate Antonio Conti, e consagrate agl’Illustriss., ed Eccellentiss. Sig. Riformatori dello Studio di Padoa, il Signor Ferrigo Marcello Proccuratore, e Riformatore, il Signor Girolamo Venier Cavaliere, Proccuratore, e Riformatore, il Signor Marin Zorzi Riformatore, pp. 89-112. L’intera opera era già stata edita nelle Considerazioni, ed Esperienze intorno al creduto Cervello di Bue impietrito..., cit., 1710;

Considerazioni, ed Esperienze intorno alla Generazione de’ Vermi ordinari del corpo umano, fatte da Antonio Vallisneri, e da lui scritte al Reverendissimo Padre D. Antonio Borromeo, Lettore de’ Sagri Canoni, e Preposito della Congregazione de’ Cherici Regolari di Padoa e consagrate all’Illustrissimo, ed Eccellentissimo Sig. Ferigo Marcello Proccuratore di S. Marco, e Riformatore dello Studio di Padoa, pp. 113-78, che contengono: Lettera dedicatoria, pp. 115-16; le Considerazioni, ed Esperienze, indirizzate in forma di lettera ad Antonio Borromeo, pp. 117-70; Illustrissimo, atque Eruditissimo Viro, Concivi suo plurimum aestimando D. Antonio Vallisnerio in Patavino Archilyceo publ. med. pract. Professori Antonius Pacchionus F., pag. 170; Clarissimo Viro D.D. Antonio Pacchiono Jo. Maria Lancisius S.P., pag. 170; Illustrissimo, atque Eruditissimo Viro Archiatro Pontificio Jo. Ma. Lancisio Jo. Dominicus Bianciardus S.P., pp. 170-71; Viro Studiosissimo D.D. Jo. Dominico Bianciardi Jo. M. Lancisius S.P., pp. 171-73; Joannis Baptistae Morgagni Foroliviensis Philosophi, et Medici ex Inclyta N.C. Sac. Rom. Imperii Academia, et caet. ad Antonium Vallisnerium ex Nobilibus de Vallisneria Caesarei eiusdem Collegii, Regiaeque Londinensis societatis sodalem, et caet. et Theoricam Medicinam Patavii publice profitentem, pp. 173-75; Studiosissimo viro D. Joh. Dominico Bianciardo Joh. Ma. Lancisius S.P., pp. 175-77; Lettera di Petronio da Verona [Rocco Domenico Mastagni] a Vallisneri del 23 settembre 1709, pag. 177; Esplicazione delle figure delle Tavole, pp. 177-78. L’intera opera era già stata edita nelle Considerazioni, ed Esperienze intorno alla Generazione de’ Vermi ordinari del corpo umano..., cit., 1710;

Esperienze, ed Osservazioni intorno all’Origine, Sviluppi, e Costumi di vari Insetti, con altre spettanti alla Naturale, e Medica Storia, consacrate all’Illustrissimo, ed Eccellentissimo Sig. Gio. Francesco Morosini Cavalier di S. Marco, e Riformatore della suddetta Università, pp. 179-266, che contengono: Lettera dedicatoria, pag. 180; Osservazioni intorno alla Mosca de’ Rosai, cioè come, e dove deponga le uova sue, come da queste nascano brucolini; cibo loro, costumi, spogliature, struttura, e particolarmente del mirabile loro aculeo, e finalmente sviluppo in mosche simili a’ genitori. Do con tal’occasione notizia d’altri animaluzzi, che allignano ne’ Rosai, e do in fine un saggio d’una nuova division generale degl’insetti. All’Illustrissimo Signor Lorenzo Patarol, ec., pp. 181-212, dove le pp. 181-93 contengono le Osservazioni intorno alla Mosca de’ Rosai, le pp. 193-96 le Riflessioni intorno la maniera sinora creduta del nascere degl’Insetti e le pp. 196-212 l’Idea nuova d’una Division generale degl’Insetti; Lettera all’Illustriss. Sig. Giambattista Andriani Cavaliere della Sacra, e nobilissima Religione di Santo Stefano, nella quale si dà notizia della nuova scoperta dell’origine delle Pulci dall’uovo, e del seme dell’Alga Marina, contra i Difensori de’ nascimenti spontanei, pp. 212-17; Descrizione della nascita, vita, mutazioni, costumi, e Mosca del Verme del naso, o della caverna della fronte delle Pecore, de’ Montoni, de’ Castrati, delle Capre, de’ Daini, de’ Cervi, e simili, indiritta all’Illustriss. Sig. Abbate D. Giacinto Gimma, Avvocato straordinario della Città di Napoli, Promotore della scientifica società Rossanese, Canonico della Chiesa Metropolitana di Bari, Accademico Fiorentino, Arcade, e mio sempre stimatissimo amico, pp. 217-24; Ragionamento di Volano della Colonia Crostolia, nel quale dopo avere accennato, cosa sia l’Estro de’ Poeti medicamente inteso, passa a descrivere quello de’ Naturali Filosofi, cioè la sinora occulta nascita, le mutazioni, la Notomia, ed i costumi dell’Estro degli Armenti, indiritto all’Illustriss. Sig. Canonico Gio. Maria Crescimbeni Custode Generale d’Arcadia, e nella detta Alfesibeo Cario, pp. 225-39; Notomia dello Struzzo. All’Illustriss., e Reverendiss. Sig. Francesco de’ Giannini Conte del S.R.I., e Canon. d’Uratislavia, e d’Olmitz, pp. 239-54; L. Patarol, Osservazioni intorno alla Nascita, vitto, costumi, mutazioni, o sviluppi della Cantaride de’ Gigli, fatte, ed esattamente descritte dall’Illustriss. Signor Lorenzo Patarol, ed a me benignamente mandate, per accrescimento della Naturale Storia, pp. 255-66. L’intera opera era già stata edita nelle Esperienze ed Osservazioni intorno all’Origine, Sviluppi, e Costumi di vari Insetti, con altre spettanti alla Naturale, e Medica Storia..., cit., 1726, che sono la ristampa delle Esperienze, ed Osservazioni intorno all’Origine, Sviluppi, e costumi di vari Insetti..., cit., 1713;

Nuove Osservazioni, ed Esperienze intorno alla Storia Medica e Naturale. Agl’Illustrissimi, ed Eccellentissimi Sig. Sig. Riformatori della Università di Padova il Sig. Gio. Francesco Morosini Cavaliere, e Riformatore, il Sig. Andrea Soranzo Procuratore, e Riformatore, il Sig. Pietro Grimani Cavaliere, Procuratore, e Riformatore, pp. 267-336, che contengono: Lettera dedicatoria, pp. 269-70; Nuova scoperta dell’Ovaia, e delle uova de’ Vermi tondi de’ Vitelli, e degli Uomini. All’Illustrissimo Monsignor Gio. Maria Lancisi Medico, e Cameriero Segreto di N.S. Clemente XI P.M., pp. 271-82; Polipo viperiforme simile a quello del Capuccino di Pesaro, creduto malamente una vera Vipera uscita de’ Vasi dell’Orina, pp. 282-84, dove le pp. 282-83 contengono la premessa di Vallisneri e le pp. 283-84 una lettera di Ubertino Landi del 15/VI/1711; Lettera dell’Illustriss. e Reverendiss. Monsig. Filippo del Torre Vescovo d’Adria, nella quale con nuove ingegnosissime riflessioni conferma il mio Sistema, spettante alla Generazione de’ Vermi ordinari del corpo umano, e in parte cerca di migliorarlo, apportando alcuni dubbi, che si sciolgono nella seguente mia Lettera, pp. 284-90; Risposta alla Lettera dell’Illustriss. e Reverendiss. Monsig. Filippo del Torre Vescovo d’Adria, pp. 290-98; Mio Sistema de’ Vermi ordinari del corpo umano confermato da’ Francesi, come varie mie Sperienze, ed Osservazioni replicate, e stabilite per vere da’ medesimi. All’Illustriss. Signor Marco Antonio Busenello Segretario dell’Eccellentissimo Senato, ec., pp. 298-301; Lettera del Sig. Dottor Tommaso Alghisi, pp. 301-7, delle quali la pag. 301 contiene una premessa di Vallisneri, le pp. 301-5 una lettera di Alghisi del primo maggio 1710, le pp. 305-7 un’Annotazione di Vallisneri; Lettera dell’Illustriss. Signor Nanio Nani Falaguasta Gentiluomo Padoano, in cui con evidenza dimostra la nobiltà, e l’utilità dello studio degl’Insetti, sì per arrivare a conoscere una parte poco meno che occulta, e stolidamente sprezzata delle Opere sempre maravigliose d’Iddio, sì per comprendere in questa sorta di minimi viventi la somma sapienza, e Providenza del medesimo, niente minore, che ne’ grandi; d’onde se ne ricavano certe, e pellegrine notizie per via più illustrare la Medicina, e Naturale Istoria, e nuovi ed infallibili argomenti per lodare, e benedire l’Altissimo, pp. 307-9; Lettera scrittami dal Reverendissimo Padre D. Antonio Maria Borromeo Consultore de’ Cherici Regolari in Roma. Nella quale approva il mio nuovo Sistema spettante alla generazione, e propagazione de’ Vermi ordinari degli uomini, dubitando solamente, come seguisse la prima generazione nel corpo d’Adamo, e d’Eva nello stato d’innocenza. 2. Pensa che tutti gli animali doveano essere innocenti in quell’innocentissimo luogo. 3. Potersi ancor difendere in qualche maniera la sentenza de’ Peripatetici circa il nascere degl’Insetti dalla Putredine. 4. D’onde nascano i Vermi ne’ Cadaveri, e come non possano venire dagli ordinari dell’uomo. 5. Che l’uomo partecipi della natura di tutti i vegetabili, conforme alcuni. 6. Apporta due Osservazioni, che crede militanti contra le mie dottrine date nel mio Trattato de’ Vermi suddetti. 7. Crede finalmente d’avere scoperti nuovi canali nel nostro corpo, pp. 309-12 (lettera di Borromeo del 21 settembre 1711); Risposta alla suddetta Lettera, nella quale si sciolgono tutte le apportate difficoltà, e sempreppiù si conferma il pubblicato Sistema, pp. 312-19; Lettera del Signor Dottor D. Giovanni Basso, nella quale fa con evidenza vedere, che le ragioni speculative degli Aristotelici intorno a’ nascimenti spontanei sono vane, ed insussistenti nel loro stesso Sistema, pp. 319-30; Rara istoria d’una Fanciulla nata senza Cranio, e con un pezzo di Carne in luogo di Cervello, riferitami dal celebratissimo Sign. Gio. Giacopo Mangeti, coll’occasion della quale si cerca, se si possa vivere senza Cervello, come hanno creduto molti poter vivere i Buoi, a’ quali supposero impietrito il medesimo, supplendo in questi casi la Spinale Midolla. All’Illustriss. Signor Agostino Gadaldini Segretario dell’Eccellentissimo Senato, e dell’Eccellentissimo Magistrato de’ Riformatori dello Studio di Padoa, ec., pp. 330-36, delle quali le pp. 330-31 contengono una premessa di Vallisneri, le pp. 331-32 una lettera di Manget del 12 dicembre 1710, le pp. 332-34 la risposta di Vallisneri del primo giugno 1711, le pp. 334-35 una lettera di Johann Jakob Scheuchzer del 26 settembre 1711 e le pp. 335-36 le conclusioni di Vallisneri. L’intera opera era già stata edita nelle Nuove Osservazioni, ed Esperienze intorno all’Ovaia scoperta ne’ Vermi tondi dell’Uomo, e de’ Vitelli..., cit., 1726, che sono la ristampa delle Nuove Osservazioni, ed Esperienze intorno all’Ovaia scoperta ne’ Vermi tondi dell’Uomo, e de’ Vitelli..., cit., 1713;

Nuova Giunta di Osservazioni, e di Esperienze intorno all’Istoria Medica e Naturale, non solamente del Signor Vallisneri, ma di altri celebri Autori, a lui scritte, con Annotazioni, e Riflessioni del medesimo, pp. 337-84, che contiene: Lettere Fisico-Mediche intorno all’Origine del Morbo detto Pedicolare, e suoi Rimedi, pp. 339-54 (che contiene una lettera di Gherli a Vallisneri del 2 aprile 1724, pp. 339-40; una lettera di Vallisneri a Gherli del 15 aprile 1724, pag. 340; una lettera di Gherli a Vallisneri del 9 maggio 1724, pag. 341; una lettera di Vallisneri a Gherli del 30 maggio 1724, pp. 342-52; un’Annotazione di Vallisneri, pp. 352-54); Lettera di Ragguaglio intorno varie rarità, osservazioni, ed esperienze, spettanti all’Istoria Medica, e Naturale. All’Illustrissimo Signor, il Signor Gaston Giuseppe Giorgi, Medico, e Filosofo dottissimo in Firenze, pp. 354-61; F. Mattacodi, Osservazioni spettanti alla Storia naturale degl’Insetti mandate al nostro Autore dal Signor Francesco Mattacodi, Fisico, e Medico d’alte speranze, immaturamente dalla morte rapito, con danno della Casa, della Patria, e della Letteraria Repubblica, pp. 361-64 (dove le pp. 361-63 contengono una prima lettera di Mattacodi e le pp. 363-64 la Seconda Lettera del Suddetto Signor Francesco Mattacodi Spettante alla Storia Naturale degl’Insetti); V. Francesco Stancari, Lettera del Signor Vittorio Francesco Stancari, di sempre gloriosa ricordanza, in cui parla della figura del Seme del Gebel- Indì, (1) guardata, e disaminata col Microscopio, (2) dell’Ovaia delle Anguille, (3) del Camaleonte, e suoi occhi, (4) come le uova empiastrate poco, o nulla traspirino, (5) de’ fonti, o pozzi osservati sulle cime de’ Monti, pp. 364-70, dove le pp. 364-66 sono occupate dalla Lettera di Stancari e le pp. 366-70 da un’Annotazione di Vallisneri; Notizia d’alcuni Semplici, portati dal Signore Spoleti da Costantinopoli, ed a me dati, e come colà si medichino con l’Arsenico preparato. All’Eccellentissimo Signor Dottor Marcellino Ittieri, pp. 370-71; V.F. Stancari, Esperimenti sopra le Uova, ed aria loro nel vuoto, ec. (lettera di Vittorio Francesco Stancari del 28 ottobre 1705), pp. 371-72; D. Cestoni, Nuove, e maravigliose scoperte dell’Origine di molti Animalucci su le foglie de’ Cavoli, e di molti Insetti dentro gl’Insetti candidamente partecipate, e dedicate all’Illustrissimo Sig. Antonio Vallisnieri de’ Nobili di Vallisniera, ec. da Diacinto Cestoni Livornese, colle quali si confermano vari ritrovamenti del suddetto Signore intorno la curiosa Origine di molti Insetti, descritti nel suo Primo, e Secondo Dialogo. Argomento. Nascita di certi Moscherini neri, e de’ Pidocchi de’ Cavoli alati, e non alati, i quali servono d’utero, e di pascolo ad altri Moscherini, come di cibo a certi piccoli Scarafaggi, ed a’ Vermi di certe Mosche Ortensi. Altra nascita di Moscherini da Bruchi de’ Cavoli. Farfalline piccolissime de’ medesimi, loro nome, e loro nemico, ec., pp. 372-78; F. del Torre, Lettera di Monsignor del Torre Vescovo di Rovigo, in cui descrive due mostruosità, cioè due dita minime in una mano, e una guancia con pelle, e pelo di Porco, pag. 379 (lettera di Filippo del Torre del 29 marzo 1716); Braccio di mostruosa grandezza, pag. 379; Agnello mostruoso, pag. 379; Lettere, che contengono l’accomodamento seguito fra gl’Illustriss. Sig. Carlo Richa di Torino, e Bartolomeo Corte di Milano Medici celebratissimi, per le loro differenze sopra il Sistema de Insectis pestiferis insorte, pp. 380-82, delle quali la pag. 380 è occupata da una lettera di Ricca a Vallisneri dell’8 dicembre 1723, le pp. 380-81 da una lettera di Vallisneri a Corte del 13 dicembre 1723, la pag. 381 da una lettera di Corte a Vallisneri del primo gennaio 1724, le pp. 381-82 da una lettera di Vallisneri a Ricca del 12 gennaio 1724; G.F. Borri, De Vini degeneratione in Acetum, et an sit calidum, vel frigidum. Decisio experimentalis Francisci Josephi Burrhi, pp. 382-84, delle quali le pp. 382-84 contengono la Decisio experimentalis di Borri e la pag. 384 un’Annotazione di Vallisneri. L’intera opera era già stata edita nella Nuova Giunta di Osservazioni, e di Esperienze intorno all’Istoria Medica, e Naturale..., cit., [1726]; Istoria del Camaleonte Affricano, e di vari Animali d’Italia del Sig. Antonio Vallisnieri Pubblico Primario Professore di Medicina Teorica, e Presidente nell’Università di Padova. Dedicata a Sua Eccellenza il Sig. Marchese Ferdinando-Alessandro Maffei, Luogotenente Generale delle truppe di S.A.E. di Baviera, Cavaliere della Chiave d’oro, Governatore, Capitan Generale, e Supremo Baglì della Città e Provincia di Namur, pp. 385-469, che contiene: la lettera dedicatoria a Ferdinando Alessandro Maffei, pp. 387-88; l’Istoria del Camaleonte Affricano, e di vari altri animali d’Italia. Alla nuova illustre Accademia delle Scienze di Bologna, pp. 389-456; l’Istoria della Grana del Kermes, e di un’altra nera Grana, che si trova negli Elici delle campagne di Livorno, de’ Moscherini spuri della medesima, delle Cimici degli Agrumi, de’ Pidocchi de’ Fichi, de’ Ricci Marini, del Curcuglione o Punteruolo del Grano, de’ Tonchi, o Scarafaggetti de’ Legumi, e finalmente delle Farfalline de’ medesimi. Comunicata al Sig. Antonio Vallisnieri, Pubblico Professore Primario di Medicina Teorica, e Presidente nell’Università di Padova dal Sig. Diacinto Cestoni, pp. 457-65, dove la pag. 458 contiene una premessa di Vallisneri e le pp. 459-65 la lettera di Cestoni a Vallisneri del 20/IX/1714; una lettera d’argomento naturalistico di Christian Maximilian Spener a Vallisneri del 4/IX/1704, Illustrissimo, et Sapientissimo Antonio Valisnerio de Nobilibus de Vallisneria, Publico Patavino Professori Practicae in primo loco, Christianus Maximilianus Spenerus Reg. Pruss. Med. Acad. Caes. N.C. et Soc. Scient. Brand. Collega, Acad. Equester. Prof. Publ. S.P.D., pp. 465-69, dove la pag. 465 è occupata da una premessa anonima di Vallisneri e le pp. 465-69 dalla lettera di Spener. L’intera opera era già stata edita nell’Istoria del Camaleonte Affricano, e di vari Animali d’Italia..., cit., 1715.

Tomo Secondo:

Indice, 2 pp. n.n.;

[
Raccolta di vari Trattati], pp. 1-96, che contiene: Nuove Osservazioni Fisiche, e Mediche fatte dal Signor Antonio Vallisnieri nella costituzione verminosa, ed epidemica seguita nelle cavalle, cavalli, e puledri del Mantovano, e di questo Serenissimo Dominio di Venezia. All’Illustriss. ed Eccellentiss. Sig. Marino Garzoni, Senatore Veneziano, pp. 1-11, dove la pag. 1 contiene una dedica a Garzoni di Giovanni Gabriello Hertz e la pag. 11 una Giunta. Cavata dal Tomo diciannovesimo del Giornale de’ Letterati d’Italia Art. 3, pag. 77, che si riferisce a questo Trattato; Nuova Idea del mal contagioso de’ Buoi. Lettera responsiva al Sign. Carlo-Francesco Cogrossi Filosofo, e Medico nella Città di Crema, nella quale si apportano dal Sign. Vallisnieri nuove Osservazioni, e Riflessioni, si cavano nuovi indicanti, e nuovi rimedi si propongono. Dedicata all’Illustrissimo, ed Eruditissimo Sign. Anton-Francesco Bertini, Medico, Filosofo, ed Accademico di Firenze, pp. 12-31, che contengono la Nuova Idea..., pp.12-24, la Giunta I. De’ Vermi pestilenziali de’ Buoi, pp. 24-25 (dove la pag. 24 è occupata da una premessa di Vallisneri e le pp. 24-25 da O. Borgondio, P. Horatii Burgundii de Lue bovina Fragmentum ex Carmine longiori De Motu animalium) e la Giunta II. De’ Vermi pestilenziali in generale, pp. 25-31; Parto maraviglioso di Vescichette con un’esatta ricerca, che cosa potessero essere, accaduto in Scandiano l’anno 1690, la cui descrizione fu mandata sino allora al Sig. Marcello Malpighi, e al Sig. Giuseppe Lanzoni, registrata dal primo nella sua Opera Postuma pag. 87, e dal secondo mandata all’Accademia de’ Curiosi di Germania, che la registrarono ne’ loro Atti, Decad. II, Ann. IX, Osserv. 38, p. 75 e finalmente stampata nell’idioma nostro nel Tom. VI della Galleria di Minerva Part. 8, pag. 191, Ann. 1708, pp. 32-53, che contengono la descrizione del parto, pp. 32-33, la Lettera dell’Autore mandata al Sig. Marcello Malpighi colla Storia sopradetta, pp. 33-38, la M. Malpighi, Risposta del Sig. Malpighi, pp. 38-39 e le Annotazioni, pp. 39-53; Osservazioni utilissime intorno alle Brume delle Navi, non solo spettanti alla notomia, e costumi delle medesime, ma anche al difendere le suddette navi dal danno sinora irreparabile della loro rosura. All’Illustriss. Sig. Bernardino Zendrini, Medico, e Mattematico dignissimo in Venezia, pp. 53-57, che contengono le Osservazioni utilissime intorno alle Brume delle Navi..., pp. 53-56 e un’Annotazione, pp. 56-57; Descrizione di un Vitello mostruoso, nato li 15 Novembre, 1694, mandato, colla medesima, in dono dal Sig. Vallisnieri al Sig. Bernardino Ramazzini, che allora abitava in Modana, pp. 57-60, che contiene la Descrizione..., pp. 57-59, e un’Annotazione, pag. 60; Fori scoperti dal Signor Vallisnieri nel pungiglione dello Scorpione Affricano, pp. 60-62; Vita, e costumi d’una rara Locusta, sinora non ben’osservata da’ Naturali Scrittori, detta dal nostro Autore Ragno-locusta, pp. 62-63; Difesa di Livio dalle calunnie del Lancellotti, che lo derise, perché scrisse, che piovessero sassi. Lettera mandata a un Avvocato di Padova, il quale in una sua Dissertazione, in cui fingeva un Sogno, difendeva il detto Livio dalle suddette opposizioni, e ne ricercava il parere del Sig. Vallisnieri, pp. 63-67, che contiene la Difesa di Livio..., pp. 63-66 e un’Annotazione, pp. 66-67; Nascimento di Funghi da una meninge umana. Osservazione cavata dal Tomo VI della Galleria di Minerva Part. 6, pag. 168, Ann. 1708, pp. 67-69; Osservazioni intorno al Fiore dell’Aloè Americana, ed al sugo stillante dalla medesima, pp. 69-74, che contiene le Osservazioni..., pp. 69-73 e un’Annotazione, pp. 73-74, che dà conto di F. Carli, Lettera scritta dal Sig. Francesco Carli Gentiluomo Veronese al Sig. Vallisnieri, nella quale dà nuove, e curiose notizie sopra il Fiore, e la Pianta dell’Aloè Americana, e cerca se si debba chiamare veramente Americana, o Europea, o anche Veronese..., «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 218-19 e di G.B. Scarella, Lettera del Sig. Giambattista Scarella, nella quale espone, come l’Aloè si debba chiamare ancora Americana, e dà altre nobili, e curiose notizie Botanniche, scritta al Sig. Antonio Vallisnieri, «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 221-22; Relazione di vari Mostri con alcune Riflessioni, dedicata all’Illustriss. Sig. Guerini, Tenente Colonello, e Governatore di Pitigliano, pp. 74-81; De Arcano Lenticulae Palustris Semine, ac admiranda vegetatione. Ad Illustrissimum, et Excellentissimum D. D. Christinum Martinellum, Patritium Venetum, omnium virtutum genere, sed praecipue Artis Botanices ornatissimum, pp. 81-89, che contiene il De Arcano..., pp. 81-88 e una Giunta, pp. 88-89; Nuova scoperta delle uova, ovaie, e nascita delle Anguille, ec. mandata a’ Sig. Accademici dell’Accademia Filosofica di Bologna, e consagrata al merito grande del Sig. Bernardo Trivisano, N.V., pp. 89-95, che contiene la Nuova scoperta..., pp. 89-94 e una Giunta, pp. 94-95; Pietra nella vescica d’un Cavallo, pag. 95; Insetti marini analoghi alle patelle, o cimici degli agrumi, pag. 95; Scarafaggio notturno marino, pag. 95. L’intera opera era già stata edita nella Raccolta di vari Trattati..., cit. 1715;

Istoria della Generazione dell’Uomo e degli Animali, se sia da’ Vermicelli spermatici, o dalle Uova; con un Trattato nel fine della Sterilità, e de’ suoi rimedi; con la Critica de’ superflui, e de’ nocivi; con un Discorso Accademico intorno la Connessione di tutte le cose create; e con alcune Lettere, Istorie rare, Osservazioni d’Uomini illustri: di Antonio Vallisneri Publico Primario Professore di Medicina Teorica nell’Università di Padova, Collega dell’Accademia de’ Curiosi di Germania, ec. Alla Sacra Cesarea Real Cattolica Maestà di Carlo VI Imperador de’ Romani, Re di Germania, delle Spagne, d’Ungheria, e di Boemia, Arciduca d’Austria, ec. ec., pp. 97-304. In quest’opera si trova inserita, in forma anonima, la [Lettera sugli inviluppi] di Antonio Conti, pp. 198-208. Altri contributi, dotati di una loro autonomia, inseriti nel volume sono: G.M. Lancisi – Adamo Mulebancher, Due Lettere di Monsignor Lancisi, e due del Sig. Mulebancher, spettanti a una Mola ritrovata nell’Ovaia d’una Donna, a un Mostro, a una Mola Vescicolare, a’ Vermicelli spermatici, e a un altro Mostro bicorporeo, pp. 277-84; A. Vallisneri, Lezione Accademica intorno all’ordine della progressione, e della connessione, che hanno insieme tutte le cose create, ec. A’ miei stimatissimi Compatriotti, e Dottissimi Colleghi dell’Accademia de’ Muti di Reggio, e segnatamente all’Illustriss. Sig. Conte Borso Vallisnieri, pp. 284-91; AA.VV., Istorie, descrizioni, e Figure di vari Mostri, spettanti al Trattato delle Generazione, pp. 291-304. L’intera opera era già stata edita nell’Istoria della Generazione dell’Uomo e degli Animali..., cit., 1721;

De’ Corpi marini, che su’ Monti si trovano; della loro Origine, e dello stato del Mondo avanti il Diluvio, nel Diluvio, e dopo il Diluvio: Lettere critiche di Antonio Vallisneri, Pubblico Primario Professore di Medicina Teorica nell’Università di Padova; con le Annotazioni; alle quali s’aggiungono tre altre Lettere Critiche contra le Opere del Sig. Andry, Francese, e suoi Giornali. Edizione con nuove Giunte, Annotazioni, e Raccolta d’Osservazioni spettanti all’Istoria Medica, e Naturale. A S.E. la Signora Contessa D. Clelia Grilla-Borromea, pp. 305-403, che contiene: Lettera dedicatoria, datata 12 ottobre 1726, pp. 307-9; S. Rotario, Descrizione di vari Crostacei, e produzioni di Mare, che si trovano su’ Monti di Verona. E segnatamente de’ Pesci Marini, Erbe, e Insetti, che dal Monte detto di Bolca, infra pietra in lamine divisibile schiacciati, e come a secco imbalsimati, si cavano. Con la Descrizione del detto Monte, ed altre notabili naturali curiosità, esposta in una Lettera del Signor Sebastiano Rotari al Signor Antonio Vallisneri, pp. 310-11 (lettera di Rotario a Vallisneri del 20 novembre 1716); Risposta del Sig. Vallisneri al Sig. Rotari, pp. 311-37; Seconda Lettera all’Illustriss. Sig. Abate Girolamo Conte Lioni, Coppiere, e Bibliotecario di Sua Eminenza il Signor Cardinal Salerno, intorno le produzioni Marine, che si trovano su’ Monti, agli effetti del Diluvio, e all’annosa vita degli Uomini innanzi ’l medesimo, pp. 338-50; [Giorgio Condilli], Relazione del nuovo Scoglio di Santorine Isola dell’Arcipelago, pp. 351-53; Annotazioni del dottissimo Padre N.N. sopra alcune Proposizioni delle antecedenti due Lettere, pp. 353-55; Seconde Annotazioni del dottissimo Padre N.N., pp. 355-56; [J. Riccati], Terze Annotazioni dell’Illustrissimo Sig. Conte G.R., pp. 356-57; [Id.], Seconda Lettera del suddetto Signor Conte G.R., pp. 357-58; Quarta Annotazione del Sig. N.N., pp. 358-59; L.F. Marsili, Lettera al nostro Autore, di S.E. il Sig. Generale Luigi Ferdinando Co. Marsilli, gran Maestro di Naturale Storia, il quale portatosi a bella posta sul Monte Bolca, ne dà non solamente una perfettissima Descrizione, ma espone la Topografia del luogo, dove i Pesci di Mare, e molti Crostacei si trovano, che sono il principale soggetto di questo Libro, aggiugnendo alcune savie Riflessioni in confermazione del detto dal nostro Autore, e particolarmente nel dimostrare, non essere tanti corpi marini, che su’ Monti si trovano, colà stati trasportati dall’universale Diluvio, pp. 359-62 (lettera di Marsili a Vallisneri del 24 ottobre 1725, non presente nella prima edizione del 1721); All’erudito Lettore, pp. 362-63 (non presente nella prima edizione del 1721); A. Vallisneri, Prima Lettera. Disamina d’un solo Articolo dell’Opera celebre della Generazione de’ vermi del corpo umano del Signor Andry. Al Chiariss. e Dottiss. Sig. Daniele Clerici, Medico, Consigliere, e Senatore etc., pp. 363-75; [Id.], Seconda Lettera del Signor Dottor Gian-Tommaso Brini, Medico, e Fisico, in cui candidamente espone i motivi, pe’ quali il Sig. Andry ha con discapito della sua illustre Nazione maltrattato ne’ suoi Giornali di Parigi il nostro Sig. Vallisneri, il Sig. Clerico, il Sig. Hecquet, Sig. Eistero, ed altri Valentuomini del nostro Secolo, mostrando in un tempo stesso molti errori del dotto Francese, e il correttor correggendo. All’Illustrissimo Signor Giovanni Artico Conte di Porzia etc., pp. 375-85; [Id.], Terza Lettera del Signor Dottor Agostino Sarasini Medico Fisico, nella quale fa vedere, colla disamina d’un solo Articolo, e delle nuove Tavole, quanto profitto ha fatto il Sig. Andry dopo la lettura dell’Opera del Sig. Vallisneri, avendo corretto in quest’ultima ristampa un’incredibile quantità d’errori, non mai nelle altre stampe corretti, quantunque non l’abbia mai citato, onde di nuovo altri se ne dimostrano, e nuove correzioni s’aspettano. All’Illustrissimo Signor Cavalier Gio. Battista Verna, Medico Celebratissimo, pp. 385-401; Id., Giunta alla Notomia del Camaleonte Affricano sì intorno alla figura esterna della lingua, come alla sua struttura, e in terzo luogo intorno a gli strumenti, da’ quali con tanta velocità viene lanciata, dove le pp. 401-2 sono occupate dalla premessa di Vallisneri e le pp. 402-3 dall’Esplicazione della Tavola XXXVI spettante alla lingua del Camaleonte Affricano di Giovanni Battista Volpi. L’intera opera era già stata edita, ad eccezione dei contributi che occupano le pp. 359-63, nel volume De’ Corpi marini, che su’ Monti si trovano..., cit., 1721 (rispetto al quale manca la J. Riccati, Conferma del mio sistema..., presente nel t. III delle Opere fisico-mediche, pag. 103) e nella sua riedizione del 1728, dove sono invece presenti gli scritti che occupano le pp. 359-63 (rispetto alla quale mancano due lettere di Giovanni Cristoforo Magnani, presenti nel t. III delle Opere fisico-mediche, pp. 115-17);

Raccolta di varie Osservazioni, spettanti all’Istoria Medica, e Naturale dal Signor Antonio Vallisneri, Pubblico Professore Primario dell’Università di Padova, Medico di S.M.C.C. Socio dell’Accademia Reale di Londra ec. scritte agli Eruditi, o dagli Eruditi a lui; con Varie Annotazioni, e giunte, compilata da Gio. Jacopo Danielli, Medico, e Filosofo di Padova, e consacrata all’Illustrissimo Signor Conte Jacopo Riccati, pp. 404-63, che contiene: Lettera dedicatoria di Danielli, pp. 404-5; Viaggio per i Monti di Modena del Signor Antonio Vallisneri, nel quale dà molte nuove Notizie Fisiche, e Istoriche non ancor pubblicate: descritto, e indiritto al Padre D. Mauro Vallisneri, tradotto in Latino dal Signor L.V.S., pp. 406-13; L. Bourguet, Scala Fossilium. Viro Clarissimo, Illustrissimoque Domino Antonio Vallisnerio, in Archiliceo Patavino Medicinae Theoricae Professori Primario, et S.C.C. Maiestatis Medico a Cubiculo etc S.P.D. Ludovicus Bourguet, pp. 413-16, delle quali le pp. 413-15 contengono la Scala Fossilium e le pp. 415-16 un’Annotazione; III. Estratto di Notizie del Sig. Antonio Vallisneri al Sig. Diacinto Cestoni intorno l’Erba Fumana, non conosciuta sotto tal nome da’ Botanici, ritrovata già alla bocca d’un Fonte nel Monte Zibio sopra Sassuolo, e rapportata ne’ Giornali di Roma del 1678, li 30 Aprile pag. 53, nel riferire gli Esercizi Miscellanei di Gaspero Bartolini ec. Con tal’occasione l’avvisa di una sorta di Terra bituminosa impietrata, creduta probabilmente Carbone fossile; siccome dà notizia d’alcune Fontane Minerali, di vari Legni, e Chiocciole impetrite, e d’altre curiosità naturali. All’Illustriss. Sig. Giuseppe Monti, Pubblico Professor di Botanica dello Studio di Bologna, e della Naturale Istoria dottissimo, ed amantissimo, pp. 416-18; IV. Stato presente della Salsa di Sassuolo, degli effetti della quale parla Plinio nel Lib. 2 della Storia Naturale c. 83, quando scrisse: Factum est ingens portentum Lucio Martio, ac Sexto Tullio Coss. in Agro Mutinensi ec. partecipatoci dal Sig. Antonio Vallisneri, dandoci con tal occasione alcune nuove notizie de’ Fonti dell’Olio di Sasso, che scaturiscono al lembo della medesima, e d’altre cose naturali. Cavato dal Giornale de’ Letterati d’Italia Tom. XIII, pag. 154, pp. 418-20; V. Giunta alle Osservazioni de’ Fonti dell’Olio di Sasso dello stesso Sig. Vallisneri, comunicata all’Illustriss. Sig. Crescenzio Vaselli, già Medico della Sereniss. Violante Beatrice di Baviera, Gran Principessa vedova di Toscana, Governatrice della città e dello stato di Siena; ora Pubblico Chiarissimo Professore dello Studio di Siena ec., pp. 421-24; G.B. Scarella, VI. Altre Notizie sopra l’Erba chiamata dall’Ariosti Fumana, che si trova nel Monte Zibio del Modanese, dove sono le Scaturigini dell’Olio di Sasso, detto Petroleo, partecipate dal Signor Giovambattista Scarella al Sig. Giuseppe Bacciochi, e qui da Noi riferite, per illustramento del detto dal nostro Autore, pp. 424-25; VII. Aggiugniamo un altro frammento, spettante alla menzionata Salsa di Sassuolo; dove si dà notizia d’un’altra Salsa detta di Querzola, non ancor descritta da alcuno, mandata dal Signor Vallisneri, al Signor Zendrini, ora Chiarissimo Mattematico della Serenissima Repubblica di Venezia, coll’occasione d’illustrare un passo citato dal Sig. Carli in un suo Discorso intorno Sassi caduti dal Cielo ec. stampato già nella Galleria di Minerva, pp. 425-27, delle quali la pag. 426 è occupata da delle Annotazioni e le pp. 426-27 da delle Seconde Annotazioni a quanto ha detto il Sig. Ramazzini; VIII. Nuova Salsa di Querzola ne’ Monti Reggiani descritta dal Sig. Vallisneri. All’Illustrissimo Sig. Carlo-Francesco Cogrossi, Pubblico ora Professore dottissimo di questa Università, pp. 427-28; IX. Seconda visita del nostro Autore della detta Salsa di Querzola, e stato presente della medesima, pp. 428-29; X. Altra nuova Salsa di Cassola, non descritta da alcuno. All’Illustriss. Sig. Flaminio Corghi, Medico di S. A.S. il Sig. Principe d’Armstat, Governatore di Mantova, pag. 429; XI. Notizie intorno varie Acque Termali, e in primo luogo delle famose de’ Colli Euganei. All’Illustriss. Sig. Leone Bernardo Pagliai..., pp. 429-41, dove le pp. 430-39 contengono la Breve Relazione di quanto ha osservato nelle Terme Euganee il Sig. Antonio Vallisneri, estratta da una sua Pistola ms., la pag. 439 un’Annotazione e le pp. 440-41 la A. Meneghelli, Misura della Caverna, o Strada coperta, o Volta, che guida alle Terme sotterranee sotto S. Pietro in Montagnone, descritta dal nostro Autore; mandata dal Sig. D. Antonio Meneghelli colà Arciprete al medesimo; XII. Altre Terme descritte dal nostro Autore, cavate dal suo primo Viaggio Montano manoscritto. Al Dottissimo Sig. Carlo Giuseppe Vecchi, Medico, e Filosofo, Difensor generoso delle sentenze del nostro Autore, e segnatamente della celebre intorno l’origine delle Fontane, pag. 441; XIII. Terme, e Bagni della Turrita, nella Garfagnana. All’Illustriss. Sign. Giuseppe Avanzini, gran Medico, e gran Filosofo in Firenze, pp. 442-43; XIV. Terme di Quara su’ Monti di Reggio. Al Dottissimo Padre Don Maurizio Vallisneri, Monaco Benedettino, Lettore di Filosofia d’ottimo gusto nel celebre Monistero di Parma, pag. 443; XV. Altre Osservazioni fatte nel suo secondo Viaggio Montano ne’ detti Bagni di Quara dal nostro Autore, già stampato in Latino, e al Padre D. Mauro Vallisneri, Monaco della Congregazione Cassinese, e Decano, indiritto, pp. 443-45; XVI. Acque Termali di Rubiana. All’Illustrissimo Signor Bartolommeo Corte, Medico e Filosofo meritamente celebratissimo, pag. 445; XVII. Altre osservazioni intorno alle acque di sopra mentovate della Pieve di Garfagnana, cavate dal suo secondo viaggio. All’Illustriss. Sig. Domenico de’ Corradi d’Austria, Mattematico celebratissimo ec., pp. 445-46; XVIII. Fonti limpidi di Vitriola, che tingono in nero. All’Illustriss. Signor Abate Giuseppe Antonio Sassi, Bibliotecario, e Prefetto del Collegio Ambrogiano di Milano, pag. 446; XIX. Miracolo falso scoperto del Lago, detto Scaffaiolo, o Scalfagiuolo. All’Illustriss. Sig. Verzani di Volterra, Medico, e Filosofo prestantissimo, pag. 447; XX. Fonti amari, salsi, sulfurei, dolci, ne’ Colli vicini a Scandiano, ec. Dal Viaggio ms. del Sig. Vallisneri. All’Illustriss. Sig. Francesco Palazzi, Medico, e Filosofo di Milano sapientissimo, pag. 447; XXI. Osservazione del Sig. Vallisneri nell’acqua di Brandola. All’Illustriss. Sig. Carlo Mazzuchelli, dottissimo Medico, e Filosofo Milanese, pag. 448; XXII. Sedimento dell’acqua del Castello di S. Pietro, detta volgarmente della Fegatella, che scaturisce nel Bolognese, per relazione del Sig. Dottor Jacopo Bar. Beccari, mandata al Sig. Vallisneri e Sedimento d’un’altra acqua della Terra detta di Serravalle nella Dizione Bolognese, della quale il Masini nella sua Bologna illustrata fa menzione, dal suddetto Sig. Beccari, pag. 448; G.B. Davini, XXIII. Fonte chiamato Pronostico, o Profetico, poco lontano da Modana nella Pianura vicina al Panaro, al di sopra della via Emilia, che ha molta affinità con le acque Termali, pp. 448-49; XXIV. Estratto della Risposta del Sig. Vallisneri, al suddetto Sig. Davini, Medico del Sereniss. di Modana, pp. 449-50; J.J. Scheuchzer, XXV. Altri fonti Termali, e Pronostici riferiti in una Lettera scritta al nostro Autore dal Sig. Gio. Jacopo Scheuczero da Zurigo, uomo dottissimo, e dell’Istoria naturale benemerito molto. Fontes Thermales prognostici, vel pluviarum praenuncii e Id., Altri Laghi, della pioggia divinatori, vengono accennati dal suddetto Sig. Scheuchzero al nostro Autore, del qual Fenomeno apporta la ragione, pp. 450-51; XXVI. Osservazione intorno le Scaturigini delle Acque Termali fatta dal Sig. Vallisneri, pag. 451; XXVII. Altre Osservazioni Naturali fatte dal nostro Autore. All’Illustriss. Sig. Pietro Michaele Gagna, Medico dottissimo della Serenissima Principessa di Carignano, pp. 451-54; B. Corte, XXVIII. Lettera dell’Illustrissimo, e Dottissimo Sig. Bortolomeo Corte, scritta da Milano il dì 20 Giugno 1725, in cui dimostra l’origine, e le sorgenti del Lago di Como, del Lago Maggiore, del Fiume detto Latte, e di altri Fiumi d’Italia, con la fedele, ed esattissima descrizione de’ Monti, in cui sono le Conserve di nevi, e di ghiacci in tutta l’Estate per alimentargli, e conservargli perenni, le quali mancando mancano, pp. 454-57; Id., XXIX. Nuove notizie in conferma, pp. 457-58; G. Wheler, XXX. Origine delle fontane nell’isola del Zante, descritta nel tomo I del Viaggio della Dalmazia, della Grecia, e del Levante, del Sig. Giorgio Wheler, tradotto dall’Inglese. In Amsterdam, appresso Giovanni Wolters, 1689, in 8, a c. 58 e segg., pp. 458-59; XXXI. Osservazione, pag. 459; Cortese Lettore, pp. 459-60 (si presenta la successiva lettera di Francesco Palazzo a Clelia Grillo Borromeo); F. Palazzo, XXXII. Della Morte Naturale, pp. 460-63; G. Olivazzi, XXXIII. Notizie nuove del Fiume, che passa vicino al Masino, celebre per gli Bagni di due altri Laghi, che danno principio a due Fiumi; e dell’origine delle Fontane, comunicate al nostro Autore dal Sig. Marchese Reggente Giorgio Olivazzi, Cavaliere d’ogni più bella Virtù guernito, e adorno, pag. 463. L’intera opera è la ristampa della Raccolta di varie Osservazioni, spettanti all’Istoria Medica, e Naturale... compilata da Gio. Jacopo Danielli..., cit., 1728;

Dell’Uso, e dell’Abuso delle Bevande, e Bagnature calde, o fredde di Antonio Vallisneri Pubblico Primario Professore di Medicina Teorica di Padova, e Medico di Camera di S.M. Cesarea Cattolica etc. All’Illustriss. Sig. Marchese D. Diego de Araciel, pp. 464-518, che contiene: Prima lettera di Vallisneri a Don Diego de Araciel del 13 novembre 1724, pp. 464-98, Seconda Lettera all’Illustrissimo Signor Marchese Don Diego d’Araciel suddetto del 19 luglio 1725, pp. 498-500 (che contiene una lettera di Felice Roseti del 25 febbraio 1725, pp. 499-500; un’Annotazione di Vallisneri alla lettera di Roseti, pp. 500-503; N. Cirillo, De frigidae in Febribus usu, pp. 503-6; annotazioni di Vallisneri alla dissertazione di Nicola Cirillo, pp. 506-9; due lettere di un cavaliere di Malta, datate 21 agosto 1724 e 4 settembre 17[2]4, pag. 509; Annotazione di Vallisneri alle due lettere, pp. 510-13; lettera di Omobono Pisoni, datata 21 luglio 1720, pag.513); All’Illustrissimo Signor Marchese Don Diego d’Araciel etc., pp. 514-17 (che contiene una lettera di Nicola Serdana del 2 settembre 1725, pp. 514-16; Annotazioni di Vallisneri, pp. 516-17); All’Illustrissimo Sign. Marchese Don Diego d’Araciel etc., pp. 517-18 (che contiene una lettera di Giovanni Battista Verna del primo settembre 1725, pp. 517-18). L’intera opera è la ristampa del Dell’Uso, e dell’Abuso delle Bevande, e Bagnature calde, o fredde..., cit., 1725;

G.B. Davini,
De potu vini calidi Dissertatio auctore Johanne Baptista Davini Sereniss. Raynaldi I Mutinae, Regii, Mirandulae, etc. Ducis Medico, pp. 519-51. L’intera opera è la ristampa del De potu vini calidi Dissertatio... Editio secunda. Accessit Dissertatio Clarissimi Vallisnerii, cui titulus Dell’Uso, e dell’Abuso delle Bevande, e Bagnature calde, o fredde, cit., 1725.

Tomo Terzo:

Indice, 2 pp. n.n.;

Lezione Accademica intorno l’Origine delle Fontane, con le Annotazioni per chiarezza maggiore della medesima, di Antonio Vallisneri Pubblico Primario Professore di Medicina Teorica nella Università di Padova, Medico di Camera di S.M.C.C. ec. Seconda edizione. Con la Giunta di varie Lettere Dissertatorie, un’altra Lezione Accademica, Osservazioni, Ragioni, ed Esperienze nuove, dimostranti la verità del proposto Sistema, con la Risposta alle Obbiezioni del Sig. Dottore N.N. compilata da Gaston-Giuseppe Giorgi, Medico, e Fisico Fiorentino, e consacrata ai Marchesi Alessandro, e Scipione fratelli Maffei, l’uno General Comandante delle Truppe di Baviera, e Tenente Maresciallo nelle Armate Imperiali, l’altro Gentiluomo di Camera del Re di Sardegna, e Cavalier della Chiave d’Oro dell’Elettor di Baviera, pp. 1-117, che contiene: G.G. Giorgi, Lettera dedicatoria, pp. 2-4; Lettera dell’Imperatore Carlo VI d’Asburgo al Marchese Alessandro Maffei, pag. 4; Dell’Origine delle Fontane Lezione Accademica recitata nell’Accademia de’ Ricovrati di Padova, pp. 5-10; Annotazioni, pp. 10-32; Giunta, pp. 32-33; Figure, pp. 33-34; G.G. Giorgi, Della vera, ed unica Origine delle Fontane Lettera fisico-meccanica del Dottore Gaston-Giuseppe Giorgi, Filosofo, e Medico fiorentino, all’Illustrissimo Signor Marchese Giovanni Poleni, celebre Professore delle Scienze Mattematiche nell’Insigne Università di Padova; Socio delle Reali Accademie di Londra, e di Berlino, ec. Con l’Aggiunta in fine d’altre due Lettere all’Autore dell’Illustriss. Sig. Domenico de’ Corradi d’Austria, Mattematico del Serenissimo Sig. Duca di Modena, e Soprantendente alle Miniere dell’A.S. Sereniss., pp. 35-63; D. de’ Corradi d’Austria, Lettera prima dell’Illustriss. Sig. Domenico de’ Corradi d’Austria, Commessario Generale dell’Artiglieria, Soprantendente alle Miniere, e Mattematico di S.A.S. di Modena, Reggio, Mirandola, ec. In Risposta ad alcune ricerche fattegli dal Dottor Gaston-Giuseppe Giorgi, ec. e precisamente sopra le misure dell’Acque che cadono in Modena, e in Garfagnana, e l’esatta velocità dell’Acque correnti del Po, e sue portate, scritta al medesimo, pp. 64-70; Id., Lettera II del suddetto autore, pp. 70-71; Al dotto e disappassionato Lettore, di Vallisneri, pp. 71-72; [J. Riccati], Annotazioni sopra un Libricciuolo stampato in Lucca l’anno 1725 intorno l’Origine delle Fontane, pp. 72-93 (per l’attribuzione si veda Porcia, Notizie, 1986, pag. 117); G. Avanzini, Lezione Accademica sopra l’Origine de’ Fonti del Signor Dottore Giuseppe Avanzini, Medico in Firenze, recitata nell’Accademia Fiorentina il dì 17 Maggio 1725, all’Illustriss. Sig. Francesco Roncalli Medico, e Filosofo di Brescia, ec., pp. 93-97; Annotazione, di Vallisneri, pag. 97; Lettera del Sig. N.N. in cui si scoprono molte imposture, e inganni dell’Autore delle Riflessioni sopra l’Origine delle Fontane, ec. All’Illustrissimo Signore Giovambatista Mazini, Medico, e Filosofo di Brescia, ec., pp. 97-102; J. Riccati, Conferma del Sistema del Sig. Vallisneri intorno all’Origine delle Fontane: fatta dall’Illustrissimo, e Dottiss. Sig. Co. Giacomo Riccati, ed esposta in una Lettera scritta al suddetto Autore, pag. 103; Annotazione, di Vallisneri, pp. 103-4; Squarcio di Lettera d’un Chiarissimo Professor Fiorentino, dove dà il giudizio del Libricciuolo d’un suo Medico Compatriota, intitolato Riflessioni intorno l’Origine delle Fontane, ec. Scritta ad un Amico ec., pag. 104; Squarcio di Lettera d’un Dottissimo Letterato Pisano, in cui dà il savio giudizio del Libricciuolo intitolato Riflessioni intorno l’Origine delle Fontane, ec. ad un Amico, pp. 104-5; Lettera del Signor N.N. intorno al titolo del Libro Riflessioni, ec. Al Signor N.N., pp. 105-7; S. Pauli, Lettera del Padre Sebastiano Pauli della Congregazione della Madre di Dio all’Illustrissimo Signor Antonio Vallisneri Primario Pubblico Professore in Padova, intorno ad una Fontana osservata in Puglia, ne’ feudi del Sig. Principe di Torella, che conferma il Sistema del medesimo, pp. 107-112; Lettera del Sig. N.N. al Signor N.N., pp. 112-15; G.C. Magnani, Due lettere del Sig. Gioan-Cristoforo Magnani Medico primario celebratissimo della Repubblica di S. Marino al nostro Autore scritte, dalle nuove, e sincere osservazioni del quale viene mirabilmente la sentenza del nostro Autor confermata, pp. 115-17. L’intera opera è la ristampa della Lezione Accademica intorno l’Origine delle Fontane... Seconda edizione..., cit., 1726, con la sola aggiunta delle Due lettere del Sig. Gioan-Cristoforo Magnani, collocate in coda all’opera, a pp. 115-17, e con l’esclusione della breve nota de Lo stampatore a chi legge, collocata, nell’edizione del 1726, a pp. 403-4, a chiusura del libro;

Raccolta di varie Osservazioni spettanti all’Istoria medica, e naturale del K.r Antonio Vallisneri pubblicate già nella Galleria di Minerva, nell’Efemeridi dell’Accademia Cesareo-Leopoldina, ne’ Giornali d’Italia, ed altri libri, e alcune non più stampate, pp. 118-302, che contiene: I. Lettera del Signor Antonio Vallisneri al Signor Prospero Magati per la nuova scoperta del Zucchero di Latte, gran rimedio della Podagra, fatta dal Signor Lodovico Testi in Venezia, dove si dà notizia del Ristretto dell’Opera, che va meditando il detto Signore, e delle cognizioni utilissime, che ha scoperte, pp. 118-19 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1700, III, pp. 93-97); II. Relazione concernente al Zucchero di Latte di Lodovico Testi da Reggio Medico in Venezia, pp. 121-24, contenente, alle pp. 123-24, Alcune Istorie fra le molte notate, de’ curati della Gotta col Zucchero di Latte, in Venezia (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1700, III, pp. 117-20); III. Estratto di varie Lettere Medico-Fisiche mandate in vari tempi dal Signor Antonio Vallisneri all’eruditissimo Signor Antonio Alessandro Pegolotti, pp. 124-28, che contiene: I. Dubito di qualche sbaglio nel Male del Serpente…, pp. 124-25; II. Danno de’ vessicanti, pag. 125; III. Nocumento dell’orobo preso per cibo, pp. 125-26; IV. Dubbi sopra l’Istoria di Gasparo Bavino, nella quale descrive la nascita di due Serpenti..., pp. 126-27; V. Seme, che esce nell’atto di scaricare il ventre, pag. 127; VI. Combattimento d’un Lucertolone con una serpe, dubbi sopra i Rimedi delle Bestie, e segnatamente sopra la Pietra Alettoria de’ Galli, pp. 127-28 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1704, IV, pp. 238-43); IV. Esperimento felice sopra una sua Cagna, cui aveva cavata la Milza, pag. 128 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pag. 71 e nella Prima Raccolta d’Osservationi, e d’Esperienze…, cit., pp. 121-24); V. Notizie nuove sopra la vera Patria, ed altre cose spettanti a Monsignor Sebastiano Pighini Cardinale degnissimo di S. Romana Chiesa cavate da una Lettera del Signor Antonio Vallisneri scritta al Dottissimo P. Don Leandro di Porcia Monaco Cassinese in Roma, pp. 129-30 (già edite ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 231-32); VI. Estratto d’Osservazioni Medico-Fisiche, pp. 130-34, che contiene I. Verme uscito dal collo del piede sinistro d’un Contadino, pag. 130; II. Esperienze di Baccone de Verulamio, per fare nascere i frutti senz’osso non riuscite al Vallisnieri, pp. 130-31; III. Ragno uccisore d’una Botta, come descenda a ferire; difesa d’Aristotele, e come i Ragni tirino la loro tela da un albore all’altro, pp. 131-32; IV. Oglio di Mandole dolci convertito in Pietre, o Concrezioni Petriformi, pag. 132; V. Fanciullo mostruoso, pp. 132-33; VI. Utero, e Milza incolpati a torto, e idea nuova de’ Scirri, e d’altri tumori ec. come Polipi delle Glandule, pag. 133; VII. Botte, dette volgarmente Rospi, mangiate senza nocumento interno, almeno considerabile, e come possano essere state credute nate dalle Anitre dagli antichi, pp. 133-34 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 305-11); VII. Altro Estratto di Medico-Fisiche Osservazioni, pp. 134-38, che contiene I. Bacchi da seta pocoprima di fare il Bozzolo, altri nel tempo di fabbricarlo indurati e coperti di materia gipsea, o tartarea e restati, come impietriti, ed altri volati via senza far il bozzolo, pp. 134-36; II. Idatidi uscite dalla parte deretana d’un Gentiluomo, pp. 136-37; III. Corno nato sopra la Testa d’un Gatto della parte sinistra in Venezia, e mandato al Vallisneri, pag. 137; IV. Morte d’uno nella Convalescenza d’una Febbre maligna per emorragia del naso, dolor di capo, e uscita d’un verme dal naso, pp. 137-38; V. Vomito d’un Verme creduto mostruoso, o raro in un fanciullo di due Mesi, pag. 138; VI. Vermi usciti per Vomito, e per orina, pag. 138; VII. Pietruzza uscita con Tosse dalla Trachea, pag. 138; VIII. Altra pietruzza infra le vene Ranine, pag. 138 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 232-36); VIII. Estratto di Lettera dell’Illustrissimo Antonio Vallisneri ec. Scritta al Signor Bernardino Zendrini per aggiugnere qualche cosa a quella che scrisse dalla Villa in una volata di penna al Sig. Dionisio Andrea Sancassani, stampata in fine al suo Libro intitolato Il Lume all’occhio ec. sopra al medicare de’ Turchi, pp. 138-39 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pag. 73 e nella Prima Raccolta d’Osservationi, e d’Esperienze…, cit., pp. 124-28); IX. Discorso Accademico, nel quale si cerca, se la Digestione nello stomaco si faccia dall’Acido, pp. 139-143 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 86-88 e nella Prima Raccolta d’Osservationi, e d’Esperienze…, cit., pp. 129-40); X. De Chinae Chinae in febribus utilitate contra nonnullorum querelas, et de vacua, inutili, imo damnosa quorumdam Medicorum Methodo; Academica Dissertatio, pp.143-46 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 119-22); XI. Rationi rectae non repugnare, quod spiritus Vini in febribus usurpetur, et verum ipsarum remedium constituatur. Paradoxum Medicum, pp. 146-54 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 122-29); [G.B. Davini], XII. Due Lettere scritte al P.D. Mauro Vallisneri Monaco Cassinese. Si cerca, per qual cagione il Decotto di Radice di China, se non è riposto in luogo tepido, s’inacetisca, al contrario del Vino, e d’altri liquori, pp. 155-57 (già edite ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 129-32); XIII. Discorso Accademico sopra il Medico Problema, se si debba, o non si debba cavar Sangue nella doglia di Costa. All’Illustrissimo, e virtuosissimo Sig. Conte Francesco Negrisoli Segretario di Stato dell’Altezza Serenissima di Mantova, e Cavaliere…, pp. 157-58 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pag. 108); XIV. Quod Sanguis debeat extrahi in Febribus Tertianis. Exercitatio Accademica, pp. 159-62 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 141-42 – per un totale di quattro pagine, poiché, dopo la pag. 143, la numerazione riprende da 142); XV. Lettera al Signor Lodovico Testi da Reggio Medico in Venezia, nella quale fa vedere con molte ragioni, esperienze, ed Osservazioni stare nascosto l’Acido dentro la Bile, dedicata all’Illustrissimo Signor Giambattista Morgagni celebre Anatomico del nostro Secolo, pp. 162-66 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 145-51); XVI. Novità letterarie medico-fisiche. Josephi Vallisnerii M.D. de Nob. de Vallisn. trium Principum Estensium Archiatri vera methodus Celtica lue affectos sanandi, pp. 166-67 (già edite ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 157-58 e, per il §. 6, pag. 167, anche nella Raccolta di vari Trattati..., cit., 1715, pag. 175); XVII. Varia phaenomena medica, che contengono: Zelus Piscium. Gelatina, pp. 167-68; De Cordialibus, pag. 168; Ad quendam Philosophum. Qui ultimo remedio victoriam dabat, pag. 168; De Aegritudinis Beneficio, pp. 168-69; De Cassia Solutiva, pp. 169-70; De carnium Friabilitate vulgo Frolitie, pp. 170-71; Matrimonia quando celebranda, pag. 171 (già editi ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 159-62, dove, però, a pag. 162 si trova il De Locustis S. Joannis Baptistae. Quid essent, qui non presente, perché poi ripreso in Cavalette, o Locuste, che mangiava San Gioanni, che cosa fossero, «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pag. 8, inserito nel primo volume delle Opere fisico-mediche, a pag. 84); [G.B. Davini], XVIII. Febrium Idea, ex Hippocrate, pp. 170-72 (già edita in [G.B. Davini], Prima epistola. Febrium Idea, et causa ex Hippocrate. Ex Vallisnerio M.S. Praestantissimo, et Celeberrimo Viro D. Iacobo Hermanno M[a]themath. Professore in Archilyceo Patavino, «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 198 [ma 196]-97); [G.B. Davini], XIX., pp. 172-73 (già edita in [G.B. Davini], Seconda epistola, «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 197-98); XX. Abbagliamenti Medicinali sopra gli effetti della Chinachina, e d’altri rimedi, e Febrifugi, e come questi operino nel nostro corpo, pp. 173-80 (già editi ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 237-43); XXI. Si cerca, se data la Circolazione del Sangue si debbano ammettere i defensivi rigettati universalmente dalla Scuola Moderna, e si conchiude in favor degli antichi. All’Illustrissimo Signor Giovanni Poleni, meritamente eletto dall’alta prudenza degl’Eccellentissimi Reformatori dello Studio di Padoa alla Cattedra delle Meteore in questa Alma Università. Copia di Lettera Scritta ad un Chirurgo, pp. 180-82 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 266-68); anonimo, XXII. Lettera scritta al Sig. N. Modanese sopra il particolare de’ Defensivi, pp. 182-85 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 268-70); XXXIII. Osservazioni fatte nel prescrivere varii rimedi, pag. 185, che contengono: Prima sopra la Pietra d’Istrice Artificiale, pag. 185; II. Esperimenti sopra la Pietra Quadra, ivi; III. Esperimenti sopra il priapo di Caval Marino, ivi (già edite ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 270-71); XXIV. Lettera scritta all’Illustrissimo Signor Gio. Battista Davini Medico, nella quale s’espongono alla sfugita le ragioni di due sintommi d’un Idropico del petto, cioè di non poter respirare, se dorme, e di non poter sedere, se non sta curvo, pp. 185-87 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 271-72); XXV. Altra Risposta ad un Avversario sopra i Defensivi, pp. 187-92 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 273-77); XXVI. Illustrissimo Iosepho Lanzono Medico, et Philosopho praestantissimo Antonio Vallisnerius, pag. 192 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pag. 287); [Torquato Vallisneri], XXVII. Incertezza d’alcune prove, e ragioni intorno all’aria di Venezia proposte dal Signor Antonio Vallisnieri, e ventilate dal suo filosofo malinconico, pp. 192-96 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 289-93); XXVIII. Istoria del cadavere aperto del Sig. N.N. Istoria del male del Sig. N.N. 1693, pp. 196-200 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 228-33); XXIX. Ragioni contra gli Vessicanti. Al Riveritissimo Signor Battista Scarella, pp. 200-1 (già edite ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 53-54); XXX. Se il Vino debba concedersi a Febbricitanti ne’ nostri Paesi. Al Reverendissimo Padre Maestro Francesco Roberto Malipiero dell’Ordine de’ Minori Conventuali, e Degnissimo Professor Pubb. di Metafisica nello Studio di Padova, pp. 201-4 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 57-59); XXXI. An vapores, an materia aliqua causet Epilepsiam. Exercitatio praeclarissimo viro D. Dionysio Andreae Sancassano Primario Comac[h]i Medico, pp. 204-6 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 59-61); XXXII. Vie dell’Aria nella seconda corteccia delle Uova, che vengono da fori della prima, e passa al tuorlo, e Cicatrice dell’Uovo, pp. 206-7 (già edite ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 1-2 e nella Prima Raccolta d’Osservationi, e d’Esperienze…, cit., pp. 206-9); XXXIII. Sputo in una Pleuritide verminoso, pag. 207 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 4-5 e nella Prima Raccolta d’Osservationi, e d’Esperienze…, cit., pp. 218-19); XXXIV. Botte piccole acquaiuole notate nelle acque stagnanti verso i luoghi maritimi, che chiama Ululone, pag. 207 207 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 10-11 e nella Prima Raccolta d’Osservationi, e d’Esperienze…, cit., pag. 238); XXXV. Aggiunta all’Osservazione XXXII delle vie dell’aria nelle Uova. All’Illustriss. Sign. Giorgio Condili, Nobile di Paro, e grande speranza dell’Arte Medica, pp. 207-8 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 11-12 e nella Prima Raccolta d’Osservationi, e d’Esperienze…, cit., pp. 236-42); XXXVI. Caso raro d’uno, che non poteva più inghiottire cosa alcuna per l’esofago rendutosi cartilaginoso, sua cura meccanica per qualche tempo, sua morte, e anotomia del Cadavero. L’an. 1693. Al Riveritissimo Signor Giulio Cesare Mattacodi da Scandiano, pp. 208-9 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 12-13); XXXVII. Estratto d’Osservazioni Medico-Fisiche, pp. 210-12, che contiene: I. Sprone che hanno nel piede i Capponi, troncando loro la Cresta, e trapiantatovi sopra, s’attacca, s’incastra, anzi cresce a foggia di corno. Il medesimo si fa con ossa, ed altre cose, ma non crescono, pag. 210; II. Ricino d’Aristotele, detto volgarmente Zecca, e sue uova, e Figliuoli nati da quelle, pp. 210-11; III. Maniera rara, e curiosa d’un Insetto Anonimo nel collocare le sue uova, pag. 211; IV. Uova delle Cimici Silvestri in foggia di Pentola, osservate col Microscopio, pag. 211; V. Olio di Mandole dolci quagliato, come sapone. Disse nell’Osserv. quarta del Tomo 6 della Galleria carte 308, che osservò l’Olio di Mandole dolci, pag. 211; VI. Cerusia infusoria adoprata felicemente in un morsicato da una Vipera già disperato, pag. 211; VII. Mola di Carne appesa al dorso d’una Fanciulla nata li 9 Maggio in Rubiera, pp.211-12; VIII. Uomo feroce, e facinoroso, uccisor de se stesso con un ago da cucire, per timore di morte più obbrobriosa, pag. 212 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 151-54, dove si trovano però tre osservazioni qui omesse, cioè la Quinta. Asili, o Estri, come gli chiamano i Greci, dove depongano le loro uova, e d’onde nascano, pp. 152-53; l’Ottava. Seme di Pinocchio, o Pino Africano, pag. 153 e la Nona. Caso mirabile d’una fanciulla nutrita, per lo spazio di giorni 30, d’acqua sola, e risanata da una mortal malattia partecipato al Sig. Antonio Vallisnieri, pp. 153-54); XXXVIII. Lettera al Famoso Signor Gio. Giacomo Mangeti, pp. 212-14 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pp. 189-92 e, ma in latino, in Nuove Osservazioni, ed Esperienze intorno all’Ovaia scoperta ne’ Vermi tondi dell’Uomo, e de’ Vitelli..., cit., pp. 166-71); XXXIX. Lettera scritta a S.E. il Sig. D. Carlo Filiberto d’Este March. di Lanzo ec., pp. 214-18 (già edita nella «Raccolta d’Opuscoli scientifici, e filologici», 1729, II, pp. 3-27); XL. Lettera Scritta al Dottissimo P.D. Angelo Calogerà, Monaco Camaldolese, in cui discuopre la rara ed astuta maniera di fabbricare un Microscopio artificiosamente ingannatore, e di adoperarlo, posto in uso in Parigi da Monsieur Boil Inglese, il quale faceva apparire nel Sangue umano, e nell’orina una varia ed incredibile quantità di vermicelli, tutte (com’e’ dicea) le malattie cagionanti, che non ci sono, pp. 218-20 (già edita nella «Raccolta d’Opuscoli scientifici, e filologici», 1729, II, pp. 49-62); XLI. Elogio della Sign. Co. Beatrice Papafava Cittadella, morta ec. alla Nobil Sign. Marchesa Maria Eleonora Venturi degli Albizi ec., pp. 221-28, che contiene: Lettera di Vallisneri del 25 marzo 1729, pp. 221-27; [A. Calogerà], Prima Annotazione, pp. 227-28; [Id.], Seconda Annotazione, pag. 228 (già edito nella «Raccolta d’Opuscoli scientifici, e filologici», 1730, III, pp. 31-75); XLII. Al Reverendiss. Padre Abbate D. Ignazio Giorgi Monaco Benedettino da Ragusa ec. Esperienze intorno la virtù della Terra bianca di Malta, detta Bolo contraveleno, o Grazia di S. Paolo, contra la morsicatura delle Vipere. Descrizione della Vipera Ammodite. Fori lateralmente scoperti ne’ denti Viperini, e perché. Varie favole, o credulità del volgo Maltese scoperte, ec., pp. 229-32 (già edite nella «Raccolta d’Opuscoli scientifici, e filologici», 1730, III, pp. 193-214); XLIII. Fonte di Acqua Salata supposto nella cima altissima del Monte detto Sciala, pp. 232-35, che contengono: Premessa anonima di Vallisneri alla lettera di Vincenzo Zmaievich, pag. 232; Lettera di Vincenzo Zmaievich, pag. 233; Annotazione del Cavalier Vallisneri, pag. 233; P.S. anonimo di Vallisneri alla lettera di Zmaievich ed alla sua Annotazione, pp. 233-34; G. Fantoni, Innondazione improvvisa a Ciel sereno in tempo d’estate, nata da un subito discioglimento di nevi, e ghiacci su i monti, che conferma l’origine delle fontane, e dei fiumi, descritta, e inviata al nostro Autore il dì 22 Luglio 1728, dal dottissimo Sig. Co. Fantoni, Medico del Re di Sardegna, e Primario Professore di medicina pratica nell’università di Torino, pag. 234; Annotazione del nostro Autore, pag. 234; Osservazione, pp. 234-35 (già edito nella «Raccolta d’Opuscoli scientifici, e filologici», 1730, III, pp. 215-28); XLIV. Memorie, e Inscrizioni sepolcrali del Co. Matteo Maria Boiardi, e della sua Casa in Scandiano, con altre notizie spettanti al medesimo, e all’accennato illustre Castello. Vera Patria di Prospero Marziano. Due Lapide antiche scoperte. All’Illustrissimo Signor Abate Girolamo Co. Lioni, pp. 235-39 (già edite nella «Raccolta d’Opuscoli scientifici, e filologici», 1730, III, pp. 351-76); XLV. Lettera scritta al Sig. Marchese Giovanni Poleni Professore di Mattematica ec. intorno al Planisferologio, nuovamente inventato dal Signor Facini, pp. 239-43, che contengono: la Lettera di Vallisneri, pp. 239-40 e la descrizione anonima del Planisferologio, non a mano di Vallisneri, pp. 240-43 (già edita nella «Raccolta d’Opuscoli scientifici, e filologici», 1728, I, pp. 101-26); XLVI. Catalogo di alcune rarità, che il Sig. Abate Co. Giovannantonio Baldini ha riportate da’ suoi viaggi, venute principalmente dall’Indie e dalla Cina; indiritto al P.D. Piercaterino Zeno C.R.S. dal Sig. Antonio Vallisneri, pubblico primario Professore di medicina teorica nello studio di Padova, con lettera data di Padova il dì terzo di novembre, 1719, pp. 243-48 (già edito nel «Giornale de’ Letterati d’Italia», 1719-20, ma con 1722 come data di pubblicazione, XXXIII, parte II, art. IV, pp. 118-48); XLVII. Altra Lettera del Signor Antonio Vallisneri al Padre D. Piercaterino Zeno, C.R.S. con cui mandagli il Catalogo de’ Re del Mogol, i ritratti de’ quali serbansi nel ricco museo del Co. Ab. Giovannantonio Baldini, pp. 248-54, che contengono: Altra Lettera, pp. 248-51; G.A. Baldini, Annotazioni del Co. Ab. Giovannantonio Baldini al sopradetto Catalogo, pp. 251-53; Osservazione sopra ciò che s’è detto nel Catalogo suddetto a’ numeri 2, 6, 7, 8 e 9, pp. 253-54 (già edita nei «Supplementi al Giornale de’ Letterati d’Italia», 1726, III, art. II, pp. 337-63); XLVIII. Che ogni Italiano debba scrivere in Lingua purgata Italiana, o Toscana, per debito, per giustizia, e per decoro della nostra Italia. Lettera del Sig. N.N.*** al Sig. Alessandro Pegolotti Segretario di Belle Lettere del Serenissimo di Guastalla, pp. 254-68 (già edita nei «Supplementi al Giornale de’ Letterati d’Italia», 1722, I, art.IX, pp. 252-330); XLIX. De Vomitu mulieris 95 annorum, meracae bilis, et viscosissimae pituitae, non eodem tempore, sed eadem die, pp. 268-69 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria III et IV, 1715, Observatio XXIII, pp. 47-49); L. Hydrops ascites raro cum siti, et paucis ante mortem diebus perenne roris limpidi depluvium a cruribus, pag. 269 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria III et IV, 1715, Observatio XXIV, pp. 50-52); LI. De Abscessu in capite, ac inde morte post profligatam China-china tertianam, pp. 269-70 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria III et IV, 1715, Observatio XXV, pag. 52); LII. De Urina potus diversa ab urina Sanguinis, hinc viis diversis, pag. 279 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria III et IV, 1715, Observatio XXVI, pag. 53); LIII. Alvo styptica, urinae quantitas diminuta, obediente copiosa, contra Aphorismum Hippocratis, pag. 279 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria III et IV, 1715, Observatio XXVII, pp. 53-54); LIV. De vi diuretica Decocti Sassaphras in desperata Hydrope, pag. 270 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria III et IV, 1715, Observatio XXVIII, pag. 54); LV. De Chinaechinae vi mira in febre tertiana mali moris, pag. 270 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria III et IV, 1715, Observatio XXIX, pag. 55); LVI. Examen Experimenti Loweriani, pp. 270-73 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria III et IV, 1715, Observatio LXXXV, pp. 207-14); LVII. An ablata Plethora per duas v.g. veneasectiones possit in eadem febre tertio, vel quarto sanguis educi? Defenditur sententia, quae id affirmat?, pp. 273-74 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria III et IV, 1715, Observatio LXXXVI, pp. 214-19); LVIII. De Loco Galeni 10 M.M. cap. 10. Juvenis vero, cui abunde sit carnis aestatis tempore atque in febris summo vigore modo nulla viscerum phlegmone subsit, si in frigidam se coniecerit, sudabit, pp. 274-75 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria III et IV, 1715, Observatio CIII, pp. 244-47); LIX. De Aqua calida, fomentorum calidorum probatissima. Ad Loc. Hippocrat. de Vict. rat. in morb. acut. L. 2, n. 2, pp. 275-76 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria III et IV, 1715, Observatio CIV, pp. 248-49); LX. De Loco Galeni de Vict. ratione in morbis acutis libr. 2, Com. 10. Melius est, virtutem non exsolvere, quam sanguinem vacuare redundantem, pag. 276 (già edito nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria III et IV, 1715, Observatio CV, pag. 250); LXI. Hippocrates curans virum in Aeniadis copiosi sanguinis emissione, praebuit se Medicum empyricum, non Philosophum, pp. 276-78 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria III et IV, 1715, Observatio CVI, pp. 250-55); LXII. Acidus succus sero sanguinis commixtus concretionem eius impedit, ex Borello, pag. 278 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria V et VI, 1717, Centuria V, Observatio XCVII, pp. 178-79); LXIII. Singularis Diarrhoeae cura, pag. 278 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria V et VI, 1717, Centuria V, Observatio XCVIII, pag. 179); LXIV. Asphysia diuturna, pag. 278 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria V et VI, 1717, Centuria V, Observatio XCIX, pag. 180); LXV. Venae Sectionis Usus in Mensium defectu, pp. 278-79 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria V et VI, 1717, Centuria V, Observatio C, pag. 180); LXVI. Venaesectio frequens innoxie instituta, pag. 279 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria V et VI, 1717, Centuria VI, Observatio II, pp. 186-87); LXVII. Venaesectio utiliter in puerpera instituta, pag. 279 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria V et VI, 1717, Centuria VI, Observatio III, pag. 187); LXVIII. Menstrua a Venaesectione maturius erumpentia, pag. 279 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria V et VI, 1717, Centuria VI, Observatio IV, pp. 187-89); LXIX. De Venaesectione in lienosa, pp. 279-80 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria V et VI, 1717, Centuria VI, Observatio V, pag. 189); LXX. De Venaesectione in Erysipelate, pag. 280 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria V et VI, 1717, Centuria VI, Observatio VI, pp. 189-91); LXXI. Dolor capitis sanguinis emissione curatus, pp. 280-81 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria V et VI, 1717, Centuria VI, Observatio VII, pp. 191-92); LXXII. Diuturnarum febrium cura, pag. 281 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria V et VI, 1717, Centuria VI, Observatio VIII, pag. 192); LXXIII. Indice delle Piante, che sono attorno Livorno, pp. 281-83 (già edito ne «La Galleria di Minerva», 1708, VI, pp. 46-47 e nella Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze del Signor Antonio Vallisnieri..., cit., pp. 112-20); LXXIV. Relazione di una Vipera che ha partorito i Viperini per Bocca, mandata dal Signor G. Paolo Limperani, Medico Romano, al nostro Sig. Vallisneri, accioché spieghi questo raro fenomeno, e se sia, com’egli pensa, il modo ordinario, e naturale del partorir delle Vipere; pensando, che per bocca restino fecondate ec., pp. 283-302, che contiene la G.P. Limperani, Relatione di una Vipera..., pp. 283-84; la Risposta del Signor Cavalier Vallisneri, in cui dimostra, come nascano naturalmente i Viperini, e come le Vipere, e gli altri animali si fecondino, spiegando, come sia quel raro caso accaduto, e levando molti errori antichi, e moderni, alla suddetta serpe, ed a’ i suoi serpentelli spettanti, pp. 284-300 e lo Scioglimento d’un dubbio intorno al Parto per bocca della Vipera Romana del Signor Cavaliere Antonio Vallisneri al Signor Cavaliere Tommaso Derham, ec., pp. 300-2 (già edita nella «Raccolta d’Opuscoli scientifici, e filologici», 1728, I, pp. 1-100);

Estratti vari d’Osservazioni del nostro Autore con Annotazioni sue, o di altri a Lui mandate, pp. 303-40, che contiene: I. Relatus Paetreus, pag. 303; A.M. Saporiti, II. Rarae Medicae Historiae, pp. 303-6, delle quali le pp. 303-5 contengono la lettera di Saporiti, mentre le pp. 305-6 l’Annotazione. Forza mirabile della Chinachina di fermare il sangue, e i dolori Periodici ec. di Vallisneri (la lettera di Saporiti era già stata edita ne «La Galleria di Minerva», 1706, V, pp. 167-69); III. Rana mostruosa, pp. 306-7 (già proposta, anche se con alcune differenze, ne «La Galleria di Minerva», 1706, V, pag. 285 e nella Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze del Signor Antonio Vallisnieri..., cit., pp. 83-84); IV. Giunta all’osservazione dell’Ecclissi Solare, e suoi effetti ne’ corpi umani, pag. 307 (già parzialmente edita ne «La Galleria di Minerva», 1706, V, pag. 285 e nella Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze del Signor Antonio Vallisnieri..., cit., pp. 84-86); V. Pino Affricano, e suo Pinocchio, pag. 308 (già parzialmente edito ne «La Galleria di Minerva», 1706, V, pp. 285-86 e 1717, VII, pag. 153 e nella Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze del Signor Antonio Vallisnieri..., cit., pp. 86-88); VI. Lupini ingoiati freschi da una fanciulla di un anno, ancor lattante, e loro effetti, pag. 308 (già parzialmente editi ne «La Galleria di Minerva», 1706, V, pag. 286 e nella Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze del Signor Antonio Vallisnieri..., cit., pag. 88); VII. Agresto ingoiato uccisore de’ vermini, pag. 309 (già parzialmente edito ne «La Galleria di Minerva», 1706, V, pag. 286 e nella Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze del Signor Antonio Vallisnieri..., cit., pag. 89); VIII. Porco mostruoso, pag. 309 (già parzialmente edito ne «La Galleria di Minerva», 1706, V, pag. 286 e nella Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze del Signor Antonio Vallisnieri..., cit., pag. 89); IX. Fanciulla d’anni quattro mestruante, pag. 309 (già edita ne «La Galleria di Minerva», 1706, V, pag. 286 e nella Prima Raccolta d’Osservazioni, e d’Esperienze del Signor Antonio Vallisnieri..., cit., pp. 89-90); X. Chirurgia infusoria felicemente esercitata in uno, da una Vipera morsicato, per relazione fedele del Signor Dottor Giacomo Giacomoni da Trento, che era Assistente in quell’Ospitale, e già scolare del nostro Autore, pp. 309-10, che contengono la Chirurgia infusoria, pag. 309 e un’Annotazione, pp. 309-10 (la Chirurgia infusoria era già stata parzialmente edita ne «La Galleria di Minerva», 1717, VII, pag. 153); XI. False glandule in un Polipo del Cuore, pag. 310; XII. Ago Crinale, o Fuselino d’avorio, o Spillone da testa incrostato di Tartaro, cavato dalla vescica d’una Giovane per conseglio, ed Osservazione del Signor Vallisneri, e pietra della figura d’un fungo, per osservazione del Signor Ramazzini, pp. 310-16, che contengono l’Ago Crinale, pp. 310-13 e un’Annotazione, pp. 313-16 (l’Ago Crinale era già stato edito, anche se con delle differenze, ne «La Galleria di Minerva», 1706, V, pp.67-71); XIII. Pietra trovata nell’Intestino Colon di un Cavallo, pp. 316-18 e 319; XIV. Pezzuolo di Spuma di argento, sciolto da un fulmine, pag. 318; XV. Pezzuolo di Verme Tenia, o Lato, corroso nelle sue parti più tenere dallo Spirito di vino, pp. 319-20; XVI. Palle di peli, che nel Ventricolo delle Vacche si trovano, e favola di Pietro Borelli, posta nella Cent. prima d’Osser. Oss. 23, pag. 320; XVII. Lettera di Vallisneri a Capilupi del 20 maggio 1728 su un’opera dedicata da questi all’anatomia del sangue, pp.320-25; XVIII. Serpente falso apparente in un uovo, pag. 325; XIX. Tartuffo Verminoso, pag. 325; XX. Riflessioni Critiche sopra alcuni Capitoli, e Annotazioni del Libro ottavo dell’Opera dottissima di Mr. Derham Inglese, intitolata dimostrazione della Essenza, ed Attributi d’Iddio ec. tradotta dall’Inglese, e stampata in Firenze l’an. 1719 fatta dal Sig. N.N. e cavate dalle Osservazioni del nostro Autore, pp. 326-30; XXI. Difficultas urinandi a prostatis tumefactis, pag. 330 (già edita negli «Acta Physico-Medica Academiae Caesareae Leopoldino-Carolinae Naturae Curiosorum exibentia Ephemerides sive Observationes Historias et Experimenta», 1727, Volumen Primum cum Appendice, Observatio CLXIII, pp. 356-57); XXII. Mors ex suppressione urinae ob tumorem in prostatis glanduliformem, pp. 330-31 (già edita negli «Acta Physico-Medica Academiae Caesareae Leopoldino-Carolinae Naturae Curiosorum exibentia Ephemerides sive Observationes Historias et Experimenta», 1727, Volumen Primum cum Appendice, Observatio CLXIV, pp. 358-60); XXIII. Polyporum narium rara species sanata, pp. 331-32 (già edita negli «Acta Physico-Medica Academiae Caesareae Leopoldino-Carolinae Naturae Curiosorum exibentia Ephemerides sive Observationes Historias et Experimenta», 1727, Volumen Primum cum Appendice, Observatio CLXV, pp. 360-62); XXIV. De fonte quodam raro in regno Neapolitano, pag. 332 (già edita negli «Acta Physico-Medica Academiae Caesareae Leopoldino-Carolinae Naturae Curiosorum exibentia Ephemerides sive Observationes Historias et Experimenta», 1727, Volumen Primum cum Appendice, Observatio CLXVII, pp. 366-67); XXV. De uteri inflammatione cum acuta febre, intestinorum levitate et lochiorum suppressione, per diarrhoeas sanata, pp. 332-34 (già edita negli «Acta Physico-Medica Academiae Caesareae Leopoldino-Carolinae Naturae Curiosorum exibentia Ephemerides sive Observationes Historias et Experimenta», 1727, Volumen Primum cum Appendice, Observatio CLXVIII, pp. 367-71); XXVI. Sirenis manus et costae, in Museo Vallisneriano, pp. 334-35 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria VII et VIII, 1719, Centuria VIII, Observatio LXXVIII, pp. 412-15); XXVII. Morbus, obitus, et dissectio Serenissimae Ducissae N., pp. 335-36 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria VII et VIII, 1719, Centuria VIII, Observatio LXXX, pp. 415-17); XXVIII. Penis cum meatu ad radicem hiante, pag. 336 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria IX et X, 1722, Centuria IX, Observatio LXXII, pp. 161-64); XXIX. Partus vesicalis, pag. 337 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria IX et X, 1722, Centuria IX, Observatio LXXIII, pp. 164-65); XXX. Magnitudo, et quantitas calculorum enormis, et quibus remediis triturati, et expulsi, pag. 337 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria IX et X, 1722, Centuria IX, Observatio LXXIV, pp. 167-68); XXXI. De vulva duplicata, pp. 337-38 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria IX et X, 1722, Centuria IX, Observatio LXXV, pp. 168-70); XXXII. Urina per os excreta, et ad antiquas vias Mercurio revocata, pag. 338 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria IX et X, 1722, Centuria X, Observatio L, pp. 343-44); XXXIII. Empyema per urinam sanatum, praescripta Mumia, Corallis et Terebinthina, pag. 338 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria IX et X, 1722, Centuria X, Observatio LI, pag.344); XXXIV. Lapilli rarae figurae, rarique coloris per umbilicum excreti, pag. 338 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria IX et X, 1722, Centuria X, Observatio LII, pp. 344-45); XXXV. De stella marina discoide, aliisque marinis, pp. 338-40 (già edita nelle «Academiae Caesareo-Leopoldinae Naturae Curiosorum Ephemerides sive Observationum Medico-Physicarum Centuria», Centuria IX et X, 1722, Centuria X, Observatio LIII, pp. 345-48);

Saggio d’Istoria medica, e naturale, colla spiegazione de’ Nomi, alla medesima spettanti, posti per Alfabeto, pp. 341-481, che contiene: A. Vallisneri jr, Prefazione, pp. 343-363; A. Vallisneri sr, All’amico lettore, pp. 364-66; Saggio alfabetico d’Istoria medica e naturale, pp. 367-481;

Consulti medici, pp. 483-558, uno dei quali, il XXXVII, pp. 551-52, poi riedito in S. Ciroldi, La fine della dinastia dei Gonzaga di Novellara e di Bagnolo..., Guastalla (RE), Campbell adv., 2000, pp. 23-25;

Raccolta d’alcune Lettere scientifiche scritte a’ suoi amici, e d’altre Miscellanee, pp. 559-616, che contengono: I. Risposta ad una Lettera scritta da un Padre contra il Libro de’ Corpi Marini, pp. 561-63; II. All’Illustrissimo Sig. Flaminio Corghi Medico di S.A.S. il Sig. Principe d’Armestat, pp. 563-64; III. Al Medesimo [Flaminio Corghi], pag. 564; IV. Al Medesimo [Flaminio Corghi], pp. 564-65; V. Al Medesimo [Flaminio Corghi], pag. 565; VI. Al Medesimo [Flaminio Corghi], pag. 565; All’Illustrissimo Signor Pier Angelo Lavizari, pp. 565-66; VIII. Al Medesimo [Pier Angelo Lavizzari], pp. 566-67; IX. Al Medesimo [Pier Angelo Lavizzari], pag. 567; X. Al Medesimo [Pier Angelo Lavizzari], pp. 68; XI. Al Medesimo [Pier Angelo Lavizzari], pp. 568-69; XII. Al Medesimo [Pier Angelo Lavizzari], pp. 569-70; XIII. Paragrafo di Lettera del Sig. Pier Angelo Lavizari, pag. 570; XIV. A S.E. il Sig. Marchese Ubertin Landi, pp. 570-71; XV. Al Medesimo [Ubertino Landi], pag. 571; XVI. Allo stesso [Ubertino Landi], pag. 571; XVII. Allo stesso [Ubertino Landi], pp. 571-72; XVIII. Allo stesso [Ubertino Landi], pp. 572-73; XIX. Allo stesso [Ubertino Landi], pag. 573; XX. All’Illustrissimo Sig. Lorenzo Patarol, pag. 574; XXI. Al Medesimo [Lorenzo Patarol], pp. 574-75; XXII. Al Medesimo [Lorenzo Patarol], pag. 575; XXIII. Al Medesimo [Lorenzo Patarol], pp. 575-76; XXIV. A S.E. il Sig. Abbate Antonio Conti, pag. 576 (riedita in A. Conti, Scritti filosofici, a cura di Nicola Badaloni, Napoli, Fulvio Rossi, 1972, pp. 345-457) ; XXV. Al Medesimo [Antonio Conti], pp. 576-77 (riedita ibid.); XXVI. Al Medesimo [Antonio Conti], pag. 577 (riedita ibid.); XXVII. Al Sig..., pp. 577-80; XXVIII. Al Sig..., pp. 580-81; XXIX. Al Signor..., pp. 581-83; XXX. Al Sig..., pp. 583-84; XXXI. Al Sig..., pp. 584-85; XXXII. Al Sign..., pp. 585-86; XXXIII. Al Sig..., pp. 586-88; XXXIV. Al Sig. Girolamo Zanicchelli, pp. 588-89; XXXV. Se un Feto nato di sei Mesi, e da Madre Idropica possa esser vitale, pp. 589-91; XXXVI. Cercasi se possa naturalmente succedere, che un uomo non abbia mai sparso il seme; e se tal male sia curabile, pp. 591-93; XXXVII. Riflessioni sopra la bile, calcoli della Vescica del fiele, e pietra del Porco Spino, e Cobras de Cabello, pp. 593-601; XXXVIII. Dedicatoria della prima Edizione del libro de’ Corpi Marini a S.E. la S. Co. D. Clelia Grilla Borromea, pp. 601-2 (già edita nel De’ Corpi marini, che su’ Monti si trovano..., 1721, cit., 7 pp. n.n.); XXXIX. Introduzione dell’Autore al Problema da lui proposto il dì 16 Giugno 1723 mentr’egli era Principe dell’Accademia de’ Ricovrati. Se le Donne si debbano ammettere allo Studio delle Scienze, e delle Arti nobili, pp. 602-3 (già edita nei Discorsi accademici di vari autori viventi intorno agli Studi delle Donne..., 1729, cit., pp. 1-5); XL. Decisione del Problema, pp. 603-4 (già edita nei Discorsi accademici di vari autori viventi intorno agli Studi delle Donne..., 1729, cit., pp. 46-49); in collaborazione con Rocco Domenico Mastagni, XLI. Lettera di Ragguaglio di varie Osservazioni nuove ne’ Vermi del Corpo umano intorno alla loro Origine, propagazione, indicazione, e rimedi fatte dall’Autore, da questo scritta sotto nome di Rocco Domenico Mastagni all’Illustriss. Sig. Marchese Scipione Maffei, pp. 604-16 (già edita in [Saint-Hilaire], Trattato de’ Rimedi per le Malattie del corpo umano..., 1709, cit., pp. 333-63);

Miglioramenti e correzioni d’alcune Sperienze, ed Osservazioni del Signor Redi, fatte dal Signor Antonio Vallisneri e registrate dal Signor Dottor Girolamo Gaspari Veronese, pp. 617-22 (già editi in F. Redi, Opere… Tomo primo…, 1712, cit., pp. 31-54, dell’ultima serie di numerazione delle pagine); L.B. Pagliai, Conclusiones Physico-Medicae quas sub Auspiciis Illustrissimi D. ac Viri Clarissimi D. Antonii Vallisneri de Nobilibus e Vallisneria, in Patavino Lyceo Publici Primarii Theoricae Medicinae Professoris, S.C.C.M. Caroli VI Imperatoris Medici, Academiae Germanicae Curiosorum, et Regiae Soc. Londinensis Socii, etc. exposuit, et coram Almo Philosophiae, ac Medicinae Doctorum Collegio defendit Senis in Aula Comitiorum Anno MDCCXXV Leo Bernardus Pagliai Senensis Academicus Physiocriticus, pp. 622-32 (già edite nel 1726, Venetiis, Apud Petrum Marchesanum ed inserite in appendice nella Lezione Accademica intorno l’Origine delle Fontane... Seconda edizione..., 1726, cit.);

Indice delle cose più notabili, pp. 633-76.

Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, C. XVIII. 9740. 1-3.


[1] A differenza di quanto indicato appare improbabile che l’edizione delle
Opere fisico-mediche siano state curate da Antonio Vallisneri jr, nato nel 1708, troppo giovane e non adeguatamente formato, e quindi non in grado di realizzare, con i buoni risultati ottenuti, un progetto scientifico ed editoriale così impegnativo. A voler dar credito alla tesi di Paolo Sangiorgio, Elogio di Diacinto Cestoni..., Milano, Dai Torchi di Giovanni Pirotta, 1732, pp. 21-24, recentemente ripresa da Mario Sabia, op. cit., pp. 13-14, il curatore sarebbe il gesuita Francesco Saverio Quadrio. L’indicazione di Vallisneri jr come autore delle prefazioni e curatore dell’edizione esprimerà quindi qui solo l’aspetto della descrizione bibliografica dei volumi e dei suoi contenuti. Quantunque, inoltre, l’ipotesi attributiva a Quadrio della cura dei tre tomi appaia certamente più verosimile rispetto a quella tradizionale che la voleva opera di Vallisneri jr, gli elementi apportati da Sangiorgio non sono risolutivi e, quindi, sufficienti per un’attribuzione certa.

[2] Su questo si veda D. Generali,
Note sull’epistolario di Antonio Vallisneri (1661-1730), in Scienza e letteratura nella cultura italiana del Settecento, a cura di Renzo Cremante e Walter Tega, Bologna, Il Mulino, 1984, pp. 505-10.