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Osservazioni geologiche
Sez. 1- Miniera di ferro
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Didascalie a cura di Francesco Luzzini, con la collaborazione di Giorgio Giannini.
Fotografie di Francesco Luzzini.
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Garfagnana, Miniera di ferro
A. Vallisneri, Lezione accademica..., 1715, p. 46 |
Garfagnana, Miniera di ferro
Il monte Pania secca osservato dal versante delle miniere.
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Garfagnana, Miniera di ferro
L’entrata principale della miniera.
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Garfagnana, Miniera di ferro
Una delle entrate secondarie della miniera. |
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Garfagnana, Miniera di ferro
Alcune concrezioni calcaree osservabili all’interno della miniera.
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Garfagnana, Miniera di ferro
Concrezioni calcaree all’interno della miniera. Il colore marrone è causato dall’arricchimento in ferro da parte dell’acqua percolata attraverso la roccia, e successivamente depositato assieme al Carbonato di Calcio.
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Garfagnana, Miniera di ferro
Un campione di minerale ferroso prelevato all’interno della miniera. Si tratta di melanterite, nota anche come vetriolo di ferro; è un comune solfato di ferro idrato (FeSO4.7H2O) che si forma facilmente per alterazione di pirite e/o marcasite. Generalmente forma incrostazioni, masse terrose, fibrose o stalattitiche; decisamente più rari sono i cristalli, appartenenti al sistema di cristallizzazione monoclino, vitrei, con perfetta sfaldatura basale, di colore generalmente verde-azzurro. La melanterite contiene, per ogni unità formula, 7 molecole di H2O e, come molte fasi idrate, tende a disidratarsi all'aria, cadendo in una polvere bianchiccia. In passato questo minerale, conosciuto sin dal Medioevo, era usato per l'estrazione di acido solforico e veniva ottenuto lasciando all'aperto, per un certo tempo, mucchi di pirite e/o marcasite, che a contatto con gli agenti atmosferici andavano rapidamente incontro a fenomeni d'alterazione.
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Garfagnana, Miniera di ferro
Un’altra immagine del campione di melanterite. Le cifre sul righello sono espresse in cm. |
Garfagnana, Miniera di ferro
Piccoli cristalli di marcasite. Le cifre sul righello sono espresse in cm. |
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